giovedì, Gennaio 23, 2025

Elias Canetti: saggista e scrittore, Europa e 900

Elias Canetti nacque il 25 Luglio 1905 in Bulgaria da genitori ebrei con remote origini spagnole. Fin da bambino parlò lo spagnolo, lingua della famiglia, ma anche il tedesco poichè i genitori reputavano la lingua della Germania molto importante. Oltre allo spagnolo e al tedesco imparò il bulgaro e l’inglese. Nel 1911 Elias e la famiglia si trasferirono a Manchester ma l’anno successivo fu un anno funesto poichè il padre di Elias morì. In seguito a questo lutto cominciarono le peregrinazioni della famiglia: prima Zurigo e poi Vienna. Il lasso temporale racchiuso tra l’anno 1916 e l’anno 1921 fu probabilmente il tempo più felice per Elias Canetti: la felicità fu tale anche per il legame che Elias ebbe con la madre. Il rapporto madre-figlio fu a volte conflittuale ma stretto, inossidabile, fondato su una sorta di dipendenza reciproca.

Dopo la città di Vienna fu la volta di Francoforte ove rimase fino al 1924. Lì ebbe modo di assistere alle manifestazioni popolari relative all’assassinio del primo ministro Rathenau. Quella fu per Elias la prima esperienza di massa che gli lasciò un’impressione indelebile. Canetti dopo Francoforte ritornò a Vienna, si laureò in chimica e riuscì ad integrarsi perfettamente nella società culturale viennese. Nel 1934 sposò la scrittrice Veza Taubner-Calderon nonostante le avversioni della madre e nel 1925 iniziò a dedicarsi alla scrittura sebbene fosse un dottore in chimica. I suoi interessi s’incentrarono soprattutto sul concetto di massa, il primo romanzo che diede alle stampe fu Die Blendung, tradotto in italiano Autodafè. Nel 1932 pubblicò La Commedia della vanità, nel 1938 emigrò a Londra poichè l’Austria fu annessa alla Germania nazista. Dal 1938 le attenzioni e le riflessioni di Elias Canetti si concentrarono su un imponente progetto di psicologia di massa, progetto che andò in stampa nel 1960 con il titolo Massa e potere. Altre opere di Canetti videro la luce: Le voci di Marrakesh, Vite a scadenza, L’altro processo. Le lettere di Kafka a Felice, Potere e sopravvivenza. Saggi, La lingua salvata. Storia di una giovinezza, La provincia dell’uomo. Quaderni di appunti, Il frutto del fuoco, Il gioco degli occhi, Il cuore segreto dell’orologio. Quaderni di appunti 1973-1985, Party sotto le bombe. Gli anni inglesi, Il libro contro la morte. Nel 1975 le Università di Monaco e Manchester conferirono allo scrittore due lauree honoris causa e nel 1981 fu insignito del Premio Nobel per la letteratura «per opere contraddistinte dalla visione ampia, dalla ricchezza di idee e dalla potenza artistica». Morì nel 1994 a Zurigo.

Elias Canetti: un pensatore politico

Elias Canetti è stato uno scrittore e pensatore anche politico. Una sua opera fondamentale è stata Massa e potere, inevitabilmente basata sui temi della psicologia e antropologia di massa ma non solo; il libro di Canetti è stato un libro politico con contenuti strettamente legati all’Europa del 900. In Massa e potere Canetti ha considerato politico qualcosa che generalmente non viene considerato tale, ha sviluppato e sviscerato a fondo i concetti di massa e di potere. Secondo lo scrittore la “massa” non è solo e negativamente un ammasso amorfo di individui ma la massa è anche il luogo in l’individuo rifugge dalla sua individualità e dalla chiusura in se stesso. Il concetto di potere è un concetto non compreso per Elias Canetti: il potere è azione corporea. Ogni gesto è politico, ogni movimento porta con sè la logica del potere. Comandare equivale a crescere e sopravvivere. Il concetto di potere che ha sviluppato Elias Canetti è molto importante, riflesso dei totalitarismi e dei comportamenti dei detentori del potere del 900. Elias ha compiuto un’osservazione semplice ma minuziosa e precisa: dominare significa crescere e sopravvivere dunque il “potente” desidera diventare sempre più grande e l’unico modo per ingrandirsi è legiferare a scapito degli altri, diminuire ed eliminare le possibilità di esistenza degli altri. Il potere è una spina che si conficca nel corpo e vi dura inalterabile.

La riflessione del potere di Elias è un chiaro quadro sugli atteggiamenti tipici dei dittatori, di quelli espliciti ma anche di quelli impliciti. Il libro Massa e potere ci lascia perplessi sul quesito della possibilità di vivere o meno senza il potere. Il quesito sarebbe stato sciolto da Elias Canetti solo se avesse avuto il tempo di scrivere l’opera La metamorfosi. Il tempo non lo ebbe e le sue ricerche sui concetti di massa e potere ancora oggi dividono critici e studiosi. Ad ogni modo Elias Canetti ha contribuito, come tanti altri scrittori del novecento, a descrivere i cambiamenti europei del 900, quelli visibilissimi ma anche quelli impercettibili ma di certo più importanti.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles