Si è tenuta il 6 ottobre alle ore 17 presso la sala della cooperazione di Trento la presentazione della Coalizione popolare e autonomista del Cambiamento, la compagine di centrodestra che alle elezioni provinciali del prossimo 21 ottobre sosterranno la candidatura a presidente dell’onorevole Maurizio Fugatti. La serata si configurava altresì come l’apertura ufficiale della campagna elettorale della coalizione di centrodestra, indi per cui sono intervenuti i 9 rappresentanti delle liste coinvolte.
Mirko Bisesti, segretario della Lega Nord Trentino ha ribadito l’importanza della tornata elettorale e la sua natura di scontro culturale con il modello di centrosinistra. A seguire il rappresentante di Progetto Trentino, Marino Simoni, ha caratterizzato la propria lista come l’ala moderata ed europeista della coalizione. Sergio Binelli, rappresentante di Agire per il Trentino, facendo le veci di Claudio Cia ha attaccato frontalmente il precedente governo provinciale. Francesco Agnoli, per Civica Trentina, ha presentato la lista come movimento prevalentemente territoriale, legato al valore non negoziabile della famiglia tradizionale.
Luca Guglielmi e i rappresentanti dell’associazione Fassa, candidati per rappresentare all’interno della coalizione di centrodestra le istanze della minoranza linguistica ladina della val di Fassa, hanno privilegiato un approccio storico-culturale, auspicando un diverso approccio all’autonomia fassana, chiudendo il suo intervento con un iconico “Più Fassa per la Val di Fassa, più Fugatti per il Trentino.”
Il rappresentante di Forza Italia, Maurizio Perego, ha insistito sulla natura fortemente autonomista della coalizione, rispondendo a coloro i quali accusano la coalizione di voler “svendere l’autonomia a Salvini”. Giacomo Bezzi, capolista dell’UdC, ha rimarcato l’importanza culturale del simbolo (Lo scudo crociato della vecchia DC) che rappresenta una lista che si configura sempre più come una “lista del presidente”, nota a molti in Trentino come “Lista Fugatti”. L’ex Questore di Trento, Massimo D’Ambrosio, in quota Fratelli d’Italia, ha sottolineato a sua volta le diverse personalità presenti nella lista a cui appartiene. Ha concluso l’appuntamento elettorale Maurizio Fugatti con un lungo discorso in cui ha evidenziato la natura della coalizione di centrodestra, più riformista che rivoluzionaria.
Molti i presenti, ma meno di quanti ci si aspettasse, i più militanti delle diverse liste presenti. Si è provato, dal palco, a far partire una ola analogamente a quanto accadeva alle kermesse di Donald Trump, usando peraltro dei cartelli modellati su quelli del Presidente USA, con risultati grotteschi. Molta carne al fuoco, dunque, e qualità, retorica e politica, in quasi tutti gli interventi, con un impianto scenografico eccessivo al limite del ridicolo.