Mentre si avvicinano le elezioni di midterm negli USA, un gruppo pro-Cina cerca di influenzare il voto. La società di sicurezza informatica statunitense Mandinat non ha attribuito la campagna ad un paese in particolare. Tuttavia ha sottolineato che ha “molta fiducia” che la campagna è condotta a “sostegno degli interessi politici della Cina”. Secondo Mandinat, il gruppo pro-Cina cerca di seminare discordia e insoddisfazione all’interno della società statunitense.
Un gruppo pro-Cina cerca di influenzare il voto delle elezioni midterm USA
Si avvicinano le elezioni di midterm negli Stati Uniti e come si è verificato negli ultimi anni cresce la campagna di disinformazione. Secondo i ricercatori di sicurezza informatica, una campagna di influenza online pro-Cina sta cercando di screditare la democrazia americana e di scoraggiare i cittadini dal votare alle imminenti elezioni. La società di sicurezza informatica statunitense Mandinat ha affermato che la campagna di influenza, soprannominata DRAGONBRIDGE, mira a seminare divisione negli USA e all’interno del sistema politico statunitense. Secondo la società, il gruppo pro-Cina mira a mettere in dubbio l’efficacia del voto. Il gruppo avrebbe infatti diffuso un video in lingua inglese che suggerisce che il voto “non è la soluzione ai mali dell’America”, i legislatori statunitensi non sono produttivi e il processo legislativo non ha alcun effetto significativo sulla vita degli americani.
Mandinat ha poi riferito che l’operazione di influenza prevede l’uso di account falsi e articoli di notizie falsificati. Nel rapporto della società si legge anche che “DRAGONBRIDGE ha pubblicato contenuti in cui affermano che le lotte intestine politiche, la partigianeria, la polarizzazione e la divisione sono diventati aspetti fondamentali della democrazia americana“. Nel rapporto c’è anche scritto che “la campagna ha indicato frequenti menzioni di guerra civile sui social media e episodi di violenza politicamente motivata, inclusi scontri tra individui che sostengono partiti opposti e atti contro l’FBI, come prova del deterioramento del processo politico e della sua imminente fine”.
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