venerdì, Marzo 29, 2024

Elezioni Malesia: il Paese cerca di superare l’instabilità politica

Oggi si terranno le elezioni in Malesia. Il Paese sta cercando di superare l’instabilità politica che dura da ormai tre anni, quando l’allora primo ministro venne arrestato per corruzione.

Elezioni Malesia: il Paese riuscirà uscire dallo stallo politico?  

I cittadini della Malesia si stanno recando alle urne per le elezioni generali nelle quali dovranno eleggere i 222 seggi della camera bassa del Parlamento federale. Le elezioni, le quindicesime dall’indipendenza del Paese, sono state proclamate anticipatamente dal primo ministro Ismail Sabri Yaakob dopo lo scandalo di corruzione che ha coinvolto l’ex premier Najib Razak, che ha portato ulteriore instabilità politica che dura da tre anni.

Il primo ministro spera che queste elezioni possano portare stabilità al Paese. Ma gli analisti affermano che sarà difficile. Alle elezioni infatti si sono presentati una trentina di partiti e quattro diverse coalizioni con poche possibilità che una coalizione riesca ad ottenere una maggioranza. Per gli analisti è quindi molto probabile che bisognerà puntare a coalizioni tra colazioni, con il rischio di rendere di nuovo fragile l’esecutivo. Lo scontro principale sarà tra la coalizione conservatrice Fronte nazionale guidata dall’UMNO, la coalizione Alleanza nazionale guidata dall’ex premier Muhyiddin Yassin e il Patto della speranza, alleanza delle forze progressiste guidato da Anwar Ibrahim. 

La situazione in Malesia

Sulla scia dello scandalo, che ha coinvolto oltre che Najib Razak anche la moglie dell’ex premier e i più alti dirigenti del partito, nel 2018 l’UMNO fu sconfitto per la prima volta alle elezioni. Al governo salì una nuova coalizione riformista, “Pakatan Harapan”, guidata da Mahathir Mohamad e dal capo dell’opposizione Anwar Ibrahim. L’accordo pre-elettorale prevedeva che nel ruolo di premier si sarebbero dovuti alternare i due leader. Tuttavia nel 2020, quando spettava a Ibrahim, Mohamad si rifiutò di lasciare l’incarico. La coalizione si divise e riprese il potere, senza indire elezioni, l’UMNO con primo ministro il nazionalista Ismail Sabri Yaakob. Lo scorso 10 ottobre, Yaakob ha deciso di indire elezioni anticipare nella speranza di ottenere una solida maggioranza.

Il nuovo governo, pur in presenza di indicatori economici positivi, dovrà risolvere questioni molto urgenti. I malesi stanno infatti affrontando l’impennata dei prezzi del cibo, carburante e elettricità. Inoltre si ritrovano con i salari sostanzialmente bloccati. Il Paese si trova anche a dover affrontare improvvise inondazioni causare dalle piogge monsoniche. Infine chi salirà al governo dovrà affrontare il problema chiave del paese: la corruzione. I partiti di opposizione hanno ripetutamente avvertito che se l’UMNO dovesse vincere di nuovo, Najib potrebbe tornare libero e le accuse contro altri leader del partito potrebbero essere ritirate, rifacendo sprofondare il paese nella corruzione dilagante.


Leggi anche: Malesia: Corte Suprema conferma la condanna dell’ex primo ministro Najib

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