Si sono concluse le elezioni in Israele e l’ex primo ministro Benjamin Netanyahu si dirige verso la vittoria. Secondo i primi dati la coalizione di destra dovrebbe ottenere 65 seggi su 120, numero sufficiente per governare.
Elezioni in Israele: Netanyahu verso la vittoria
Si sono concluse le elezioni in Israele, le quinte in meno di quattro anni. Con l’80% dei voti scrutinati la coalizione di destra è in vantaggio, aprendo la strada a Benjamin Netanyahu verso il ritorno al potere. Se i dati saranno confermati, la coalizione di destra dovrebbe ottenere 65 seggi su 120, numero che gli permetterebbe di governare fin da subito. “Siamo vicino a una grande vittoria”, ha affermato Netanyahu ai suoi sostenitori riuniti a Gerusalemme. Dietro alla coalizione di destra dovrebbe piazzarsi la coalizione centrista del primo ministro uscente Yair Lapid. Dovrebbero ottenere 54-55 seggi.
Alle elezioni il dato più significativo è stato quello dell’affluenza che alle 20 era al 66.3%, quasi sei punti in più delle elezioni di marzo 2021. La coalizione di destra sta ottenendo ottimi risultati anche grazie al boom di consensi dell’estrema destra. Alcuni commentatori ebraico-israeliani hanno accusato i cittadini palestinesi di Israele di non aver votato e così facendo di aver consegnato la vittoria all’estremismo. L’affluenza alle urne palestinese è stata infatti inferiore rispetto al passato, mentre l’affluenza alle urne degli ebrei è stata maggiore rispetto al passato.
Netanyahu cercherà di politicizzare la magistratura
Molti arabo-israeliani sono preoccupati che dall’esito di queste elezioni l’estremismo nel paese aumenterà. Diversi analisti affermano che Netanyahu di nuovo al potere dovrebbe allarmare tutti. Secondo Yohanan Plasner, presidente dell’Israel Democracy Institute, se i risultati delle elezioni saranno confermati, la coalizione che formerà il prossimo governo proporrà una serie di riforme che cercheranno di politicizzare la magistratura e indebolire i controlli e gli equilibri esistenti tra i rami del governo e servire come componenti fondamentali della democrazia israeliana. I loro piani includono la rimozione del reato di frode e violazione della fiducia, per cui Netanyahu è sotto processo, dal codice penale, privando l’Alta Corte di giustizia della sua capacità di annullare leggi incostituzionali e dando ai parlamentari il controllo sulla selezione dei giudici.
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