Elezioni Iraq: registrata la più bassa affluenza di sempre

Si sono concluse le elezioni in Iraq. Secondo i primi dati diffusi dall’Alta Commissione Elettorale, si è registrata la più bassa affluenza di sempre. Solo il 41% degli aventi diritti si sarebbe recato alle urne. La più bassa affluenza si è registrata a Baghdad, dove solo il 31% ha votato. I risultati preliminari delle elezioni saranno diffusi nelle prossime ore. Per sapere i risultati definitivi bisogna attendere due settimane.

Elezioni Iraq: cos’è successo?

Si sono chiusi i seggi in Iraq. Le elezioni, tenute mesi prima del previsto per soddisfare le richieste di un movimento di protesta di massa che chiedeva una riforma politica radicale, si sono svolte in gran parte senza incidenti. Tuttavia ci sono state segnalazioni diffuse di persone impossibilitate a votare a causa di problemi con le nuove carte d’identità biometriche degli elettori emesse dalla commissione elettorale. Secondo i dati pubblicati dall’Alta Commissione Elettorale Indipendente, il 41% degli elettori registrati si è presentato alle elezioni parlamentari. Tale percentuale è in calo rispetto a quella registrata alle precedenti elezioni del 2018, quando era stato raggiunto il 44,52%.

Questo dato è quindi il più basso di sempre e sottolinea la crescente disillusione tra gli iracheni che considerano il sistema politico disfunzionale e i loro leader incompetenti. L’affluenza più alta è stata registrata nella provincia di Dahuk nella regione semi-autonoma del Kurdistan settentrionale, con il 54%. È seguita dalla provincia di Salahuddin nell’Iraq centrale, che ha avuto un’affluenza al 48%. Le province di Babil, Diyala e Erbil hanno invece registrato il 46% ciascuna. I dati sull’affluenza hanno mostrato uno scarso entusiasmo della popolazione di Baghdad. In particolare, a Baghdad al-Rusafa la percentuale è stata pari al 31%, mentre a Baghdad al-Karkh ha raggiunto il 34%.

In attesa dei risultati preliminari

Secondo i funzionari elettorali nelle prossime ore potrebbero essere diffusi i risultati preliminari. I risultati definitivi saranno invece resi noti entro due settimane. Ci sono un totale di 3.249 candidati in lizza per i 329 seggi in parlamento. Tra loro ci sono 951 donne, a cui è garantito il 25% dei seggi, secondo la nuova legge. Le elezioni generali di domenica sono state le quinte in Iraq da quando la dittatura di Saddam Hussein è stata rovesciata da un’invasione guidata dagli Stati Uniti nel 2003, e le prime ad essere tenute in base a una nuova legge elettorale che ha permesso ai candidati indipendenti di concorrere per la prima volta.


Leggi anche: Elezioni in Iraq: aperti seggi per rinnovo del Parlamento

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