Dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali, i candidati dell’opposizione hanno deciso di fare ricorso alle elezioni in Indonesia. Le elezioni sono state vinte dall’ex ministro della Difesa Prabowo Subianto.
Elezioni Indonesia: candidati dell’opposizione fanno ricorso
Un candidato presidenziale sconfitto alle urne in Indonesia ha presentato una denuncia alla Corte Costituzionale, sostenendo che le regole sono state modificate ingiustamente e che vi sono state frodi alle urne. L’ex governatore di Jakarta, Anies Baswedan, che ha ottenuto il 24,9% dei voti, spera in una nuova votazione dopo aver affermato che le regole sono state modificate per consentire al figlio del leader uscente di candidarsi come vicepresidente di Prabowo Subianto. La Commissione elettorale ha pubblicato i risultati finali del voto del 14 febbraio. L’ex ministro della Difesa Praowo ha rivendicato la vittoria con il 58,6% dei voti. Anche l’avvocato del terzo candidato, l’ex governatore di Giava Centrale Ganjar Pranowo, che ha ottenuto 16,5% dei voti, presenterà denuncia.
Le accuse dell’opposizione
I legali di Baswedan hanno evidenziato come il figlio del presidente uscente Joko Widodo, Gibran Rakabuming Raka, sia stato autorizzato a candidarsi alla vicepresidenza insieme a Subianto. La Corte Costituzionale ha fatto un’eccezione al requisito dell’età minima di 40 anni per i candidati. Raka ha infatti solo 37 anni. A capo della Corte c’era il giudice Anwar Usman, che è il cognato di Widodo. Una commissione etica ha successivamente costretto Usman a dimettersi per non essersi ricusato e per aver apportato modifiche dell’ultimo minuto ai requisiti della candidatura.
“Se la nostra argomentazione sarà accettata dai giudici della corte, speriamo che si svolga una nuova votazione senza la partecipazione del problematico candidato alla vicepresidenza”, ha detto Ari Yusuf Amir, il capo del team legale di Baswedan. “Combattiamo onestamente, equamente e liberamente. Abbiamo anche chiesto alla Corte Costituzionale di ordinare al presidente di smettere di intromettersi nel prossimo processo elettorale”, ha aggiunto.
Il portavoce della Corte costituzionale Fajar Laksono Suroso ha detto che il caso verrà discusso entro il 22 aprile e che il verdetto arriverà il 7 maggio, senza possibilità di appello.
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