venerdì, Marzo 29, 2024

Elezioni di midterm: le decisioni di Biden potrebbero danneggiare i dem con gli ispanici

Si avvicinano le elezioni di midterm negli USA e alcune decisioni prese dal presidente Biden potrebbero danneggiare i democratici con l’elettorato ispanico.

Elezioni di midterm: la paura per i democratici per le possibili perdite di consensi tra gli ispanici

Si avvicinano le elezioni di midterm negli USA e cresce la paura per i democratici di perdere la maggioranza al Congresso. Le ultime decisioni del presidente Biden di allentare alcune politiche restrittive nei confronti di Cuba e Venezuela, che hanno attirato critiche bipartisan, potrebbero ulteriormente mettere in pericolo la possibilità dei Democratici d conquistare gli elettori ispanici in Florida e altrove. In segno di quanto le politiche possano essere impopolari tra alcuni elettori, il rappresentante democratico della Florida Val Demings, che è in corsa contro il repubblicano Marco Rubio per il suo seggio al Senato a novembre, ha accolto con freddezza gli annunci dell’amministrazione Biden.

“L’allentamento delle sanzioni contro il Venezuela autorizza solo Maduro e i suoi amici”, ha twittato Val Demings. â€œNon supportiamo il popolo venezuelano che lotta per la libertà e la democrazia placando il suo regime omicida. Dobbiamo concentrarci sull’abbassamento del costo del gas per le famiglie della Florida senza dare conforto ai dittatori”. Anche il senatore dem Bob Menéndez, il presidente della commissione per le relazioni estere del Senato, si è scagliato contro l’amministrazione per le sue aperture verso le due dittature.

Le aperture di Biden verso Cuba e Venezuela hanno riacceso gli attacchi da parte dei repubblicani contro i democratici. I rappresentati del GOP hanno iniziato nuovamente a dipingere Biden e altri democratici come radicali che vogliono portare l’America sulla strada di politiche socialiste. “Biden si è ufficialmente arreso ai dittatori latinoamericani. Ieri ha affidato gli affari americani al regime cubano. Oggi rimuove le sanzioni a Maduro in Venezuela per l’acquisto di petrolio macchiato di sangue. Non dimenticheremo questo novembre”, ha twittato la rappresentante GOP Maria Elvira Salazar, figlia di esiliati cubani.

Biden in calo nei sondaggi

Anche i sondaggi non sono favorevoli a Biden per quanto riguarda la fascia demografica ispanica.  Un sondaggio di Quinnipiac di aprile ha mostrato che solo il 26% degli elettori ispanici intervistati ha approvato la performance lavorativa del presidente, il punteggio più basso di qualsiasi gruppo demografico. Biden però non ha solo un problema con gli elettori ispanici. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, l’indice di gradimento del presidente si attesta addirittura intorno al 39%.

Il problema della carenza di latte artificiale

L’amministrazione Biden si trova davanti anche ad altri numerosi problemi. In primis il problema dell’economia, che per la maggior parte degli americani Biden non sta gestendo bene. L’inflazione è ai massimi livelli e ora la rabbia sta crescendo anche a causa della crisi del latte artificiale. La carenza di latte artificiale sta danneggiando in modo sproporzionato le famiglie a basso reddito. Il problema della carenza di latte è causato in parte dalla chiusura di una fabbrica di latte artificiale. A febbraio, Abbott Nutrition, che è il principale produttore di latte artificiale negli Stati Uniti, ha avviato un richiamo volontario dopo che quattro bambini sono stati ricoverati in ospedale con infezioni batteriche e due di loro sono morti, dopo aver consumato latte artificiale prodotto nella sua fabbrica di Sturgis, nel Michigan. La produzione è stata interrotta e la fabbrica è stata chiusa.

Come fa una sola fabbrica a stimolare una crisi a livello nazionale? È vero che si tratta di una sola fabbrica, ma è la più grande degli USA e produce metà della fornitura statunitense di Abbott. Dopo settimane di pressioni crescenti da parte del suo stesso partito, Biden ha annunciato che avrebbe invocato il Defense Production Act. La FDA e la Abbott Nutrition hanno raggiunto un accordo per riavviare le operazioni nel suo stabilimento di Sturgis, nel Michigan. Ma la FDA ha detto che potrebbero volerci una o due settimane. Tuttavia la crisi potrebbe durare ancora per diversi mesi. Una volta che la produzione riprenderà, cosa che potrebbe avvenire entro le prossime due settimane, ci vorranno infatti ancora circa due mesi prima che la nuova fornitura arrivi nei negozi.


Leggi anche: Elezioni di midterm USA: i democratici rischiano uno scenario da incubo

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