Si sono concluse le elezioni regionali in Colombia. L’opposizione ha sconfitto la coalizione di sinistra del presidente Gustavo Petro. Per gli analisti, queste elezioni erano un referendum sul governo.
Elezioni regionali Colombia: vince l’opposizione
I colombiani si sono recati alle urne per le elezioni regionali, elezioni che, secondo gli analisti rappresentano un referendum sul governo del presidente di sinistra Gustavo Petro e potrebbe influenzare il voto presidenziale del 2026. La campagna elettorale è stata caratterizzata da un deterioramento della sicurezza a causa della presenza di gruppi armati illegali che rimangono attivi nonostante gli sforzi di Petro per negoziare la pace e le minacce ai candidati. Un recente rapporto dell’ufficio del difensore civico per i diritti umani ha affermato che oltre il 36% dei comuni si trova ad affrontare un rischio estremo o elevato di violenza durante le elezioni, rispetto al 23% registrato nelle elezioni regionali del 2019.
I candidati dell’opposizione hanno stravinto le elezioni per sindaci, governatori e legislatori regionali. Nella capitale Bogotà, il candidato della coalizione di governo, Gustavo Bolivar, è arrivato al terzo posto come sindaco, una delle più alte cariche di governo dopo la presidenza. Accettando la sconfitta, Bolivar ha definito il risultato un “voto di punizione” per la delusione nei confronti del governo di Petro.
L’analista politico Sergio Guzman, direttore della Colombia Risk Analysis, ha affermato che la perdita di Bolivar invia “un messaggio molto forte”, nonostante l’insistenza del governo di Petro sul fatto che il voto non riflette il presidente.
Gli elettori delle altre due città più grandi della Colombia, Medellin e Cali, hanno eletto sindaci politici che sono forti critici del Petro. Molti dei candidati vincitori si sono impegnati a migliorare la sicurezza e a promuovere progetti che creeranno posti di lavoro con il sostegno del settore privato.
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