martedì, Aprile 16, 2024

Elettrico o ibrido: cosa c’è nel futuro di Lamborghini?

Elettrico o ibrido, oppure… entrambi: questo è il dilemma. Tutti i marchi sportivi se lo stanno ponendo: la Lamborghini è fra questi.

Elettrico o ibrido, forse entrambi?

Alcuni marchi hanno fondato il proprio successo sui motori a combustione. Uno su tutti è Lamborghini, appunto, che adesso si trova di fronte ad un arduo quesito: cosa riserverà il futuro? Elettrico o ibrido? Oppure entrambi?


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Tappe obbligate

Se è vero che prima o poi Lamborghini passerà comunque all’elettrico, prima di questo dovrà necessariamente scegliere l’ibrido come anello di congiunzione. Lo sappiamo per certo perché è ciò che sta già accadendo: già l’anno prossimo, infatti, il marchio lancerà la sostituta dell’Aventador, che sarà la sua prima ibrida. In seguito, nel 2024 sarà la volta di una Huracan ibrida plug-in, e poi di un Suv: la Lamborghini Urus PHEV. Questo per quanto riguarda l’ibrido: per l’elettrico le cose cambiano.

Nessuna decisione

Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini, non parla di una data certa per l’avvento dell’elettrico. Dopo l’uscita di queste plug-in, spiega, l’obiettivo del marchio saranno le emissioni zero. “Non dobbiamo decidere ora, abbiamo ancora tempo. Dopo il 2025 dovremo agire. Sarà un quarto modello più utilizzabile nella vita quotidiana. Ciò significa una 2+2, una coupé con una maggiore altezza da terra” ha affermato. Insomma, nessuna risposta sicura, nessuna decisione nell’immediato.

Difficoltà e opportunità

A parlare più diffusamente del passaggio all’elettrico è Rouven Mohr, Direttore Tecnico di Lamborghini. Pur continuando a sostenere il motore a combustione, conferma che l’azienda sta ragionando sull’elettrico: questo porta delle difficoltà, ma anche delle nuove opportunità. “Alcuni dei nostri pilastri fondamentali dal punto di vista tecnologico si adattano perfettamente al mondo elettrico. Se parliamo dell’integrazione della funzione della fibra di carbonio, dell’integrazione della batteria come parte strutturale, si tratta di qualcosa che consente una maggiore libertà dal punto di vista della progettazione in termini di aerodinamica” spiega.

Idee interessanti

In particolare, una delle maggiori sfide a livello tecnico è l’integrazione, con il peso aggiuntivo delle batterie: una possibilità, aggiunge Mohr, di regolare il comportamento dell’auto. “Abbiamo alcune idee interessanti per compensare questa situazione, ad esempio per quanto riguarda la dinamica di guida, il controllo, la capacità di derapare e il comportamento di guida in generale” conclude. Come sempre, insomma, non rimane che attendere.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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