Eleonora Pimentel Fonseca: il 20 agosto 1799 saliva sul patibolo l’eroina della Repubblica Napoletana

È stata indubbiamente una grande donna, un’eroina prima che intellettuale, poetessa, scrittrice e giornalista. Eleonora Pimentel Fonseca, protagonista femminile assoluta della rivoluzione partenopea del 1799, troppo a lungo incompresa e rivalutata solo col tempo dalla storia nella sua lotta per un sogno di libertà dei suoi concittadini che purtroppo si è infranto contro la restaurazione monarchica borbonica a pochi mesi dall’esperienza della Repubblica Napoletana. Il 20 agosto 1799, infatti, si è consumata la sua condanna a morte all’impiccagione.

Il sogno repubblicano di Eleonora Pimentel Fonseca e degli altri intellettuali rivoluzionari si spense proprio con le esecuzioni di quell’agosto del 1799. Nonostante fosse di nobili origini, non venne accolta la richiesta della poetessa di origini portoghesi ma cresciuta a Roma e maturata a Napoli di morire per decapitazione, condanna più onorevole che di solito veniva concessa ai membri dell’aristocrazia. Invece fino all’ultimo momento la monarchia borbonica volle umiliarla rifiutandole anche quell’ultima volontà e destinandola alla morte per impiccagione dinanzi ad una Piazza Mercato gremita di persone.

Diversi promotori della Repubblica Napoletana furono giustiziati il 20 agosto 1799.

Il 20 agosto 1799 vennero giustiziati i principali promotori del moto rivoluzionario che aveva portato alla proclamazione della Repubblica Napoletana da Castel Sant’Elmo: da Giuliano Colonna a Gennaro Serra di Cassano, passando per Francesco Conforti e finendo proprio con lei, Eleonora Pimentel Fonseca, che salì per ultima sul patibolo. E così dopo appena cinque mesi finiva quella battaglia di libertà che l’intellettuale romana aveva cominciato a maturare in sé da quando aveva iniziato a seguire le cronache francesi e aveva frequentato i circoli illuministi napoletani.

Eleonora Pimentel Fonseca: la poetessa di corte che divenne paladina della libertà

Studiando le varie fasi della vita e dell’attività letteraria e culturale di Eleonora Pimentel Fonseca, ancora oggi non è chiara quale sia stata la scintilla che l’abbia spinta ad abbracciare gli ideali della rivoluzione, sognando una Napoli libera dall’oppressione e dai soprusi della monarchia. Del resto, almeno fino al 1789, era pienamente inserita nel sistema politico-sociale del regno partenopeo, essendo ufficialmente poetessa di corte, nonché bibliotecaria della regina e componente della Reale Accademia Napoletana di Belle Lettere.

14 luglio 1789: scoppia la Rivoluzione francese

Quando aveva circa vent’anni aveva fatto parte dell’Accademia dei Filaleti e poi di quella dell’Arcadia. Probabilmente, però, la sua visione del mondo che la circondava cominciò a cambiare quando, studiando diritto ed economia, iniziò a riflettere sul fatto che fosse possibile avere una gestione del potere e della politica differente dalla monarchia.

Eleonora Pimentel Fonseca fondò Il Monitore Napoletano.

La poetessa così decise di lottare strenuamente (insieme ad altri intellettuali che, come lei, volevano promuovere la nascita di una nuova e rivoluzionaria Repubblica) per difendere e diffondere questi nuovi ideali di libertà, e non a caso fondò un giornale, Il Monitore Napoletano. Dal 2 febbraio all’8 giugno 1799 scrisse e pubblicò articoli per far sì che i principi rivoluzionari si potessero diffondere non solo nel mondo intellettuale, ma soprattutto tra la popolazione, poiché comprese che senza l’appoggio del popolo, della gente comune, non sarebbe stato possibile rovesciare quello che allora era l’attuale sistema politico-economico.

Il giurista ed economista Vincenzo Cuoco (che la conosceva bene), ricordando l’attività della Fonseca come giornalista, scrisse di lei: «Nell’epoca della repubblica scrisse il Monitore Napolitano, da cui spira il più puro ed il più ardente amor di patria. Questo foglio le costò la vita». Inoltre, parlando del giorno della sua esecuzione, lo storico affermò che la poetessa la affrontò «con un’indifferenza eguale al suo coraggio». Uno dei suoi ultimi desideri fu quello di bere un caffè.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Stay Connected

0FansLike
0FollowersFollow
0SubscribersSubscribe
- Advertisement -spot_img

Latest Articles