La prossima domenica gli ecuadoriani saranno chiamati a votare per il ballottaggio tra Andres Arauz, il candidato progressista seguace di Correa, e il rappresentante della destra Guillermo Lasso. La notizia, piuttosto inaspettata, è che al momento i candidati sono praticamente in parità. Questo cosa comporta? La caccia al voto.
Giovani e donne potrebbero determinare l’esito delle elezioni?
I giovani elettori tra i 18 e 30 anni costituiscono circa un terzo dell’elettorato ecuadoriano: è la categoria che più ha subito la disoccupazione, i tagli ai finanziamenti universitari e la pandemia. Le donne in Ecuador sono state colpite ancora più duramente. Poiché il confinamento e le difficoltà economiche del Covid-19 hanno causato una spirale di disuguaglianza di genere e il numero di femminicidi è quasi raddoppiato, secondo i dati compilati dall’Associazione dell’America Latina per l’alternativa Sviluppo.
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Ecuador: i sondaggi
Entrambi i candidati hanno aperto un account su TikTok, per stare più vicini ai più giovani, oramai le campagne elettorali si svolgono sui social. Nei sondaggi c’è molta incertezza: il 13 marzo dava Arauiz al 53,7% e l’avversario al 46,3% mentre il 1 aprile il primo veniva dato al 50,1 e il secondo al 49,9%. La Cedados più o meno nelle stesse date dava a marzo la vittoria ad Arauz con il 52,5% ma nell’ultimo sondaggio ha praticamente invertito la previsione assegnando a Lasso il 52%. Altra fonte di incertezza è la qualità dei sondaggi effettuati in Ecuador. Secondo molti analisti sono da considerarsi non di particolare livello, per cui le previsioni potrebbero essere inficiate sia da errori dei modelli utilizzati sia dal fatto che la maggior parte non sono indipendenti ma manovrati dai partiti, c’è quindi molta attesa per il risultato finale effettivo.