Un nuovo programma di carte bancomat, con denaro forse erogato in dollari, per aiutare le famiglie più in difficoltà in Libano. È il progetto lanciato dai ministri degli Affari Sociali e dell’Economia nel tentativo di migliorare la disperata situazione economica nel Libano. Secondo molti economisti, però, potrebbe trattarsi di un ennesimo progetto a vantaggio della sola élite.
Cosa prevede il nuovo programma di carte bancomat lanciato per aiutare l’economia del Libano?
In Libano, i ministri degli Affari Sociali e dell’Economia hanno annunciato un nuovo programma di carte bancomat. Lo scopo è quello di cercare di migliorare quanto più possibile la situazione finanziaria, attualmente disperata, di oltre mezzo milione di famiglie residenti nello Stato. Secondo il ministro degli Affari Social Ramzi Moucharafieh “è un diritto vivere con dignità”. Moucharafieh, dal canto suo, si dice “tanto orgoglioso per aver lanciato questo programma di carte quanto triste per il fatto che il Libano abbia raggiunto questa fase in quello che sta attraversando”.
Il regolamento per il programma
Più nel particolare, il programma di carte di credito avrà la durata di un anno. Fornirà un equivalente di 25 dollari per ogni componente del nucleo famigliare, con un pagamento massimo di 126 dollari per famiglia. Coloro che hanno un’età superiore ai 64 anni avranno anche diritto a un supplemento di 15 dollari alla somma prestabilita. L’obiettivo è iniziare tutte le erogazioni nel mese di ottobre, con la registrazione per le famiglie e gli individui idonei già dalla prossima settimana.
La valuta utilizzata potrebbe essere il dollaro
Si prevede un’erogazione dei pagamenti del programma per mezzo di carte elettroniche o uffici di trasferimento di denaro, il tutto sulla base della situazione delle singole famiglie. Entrambi i ministri hanno affermato che sperano che i pagamenti arrivino in dollari statunitensi. Non è tuttavia ancora chiaro se effettivamente arriveranno dollari o sterline libanesi. Nehme ha affermato che si attende ancora la decisione definitiva della banca centrale e del ministero delle Finanze.
L’ennesimo progetto caduto vittima della corruzione?
Con l’annuncio di questo progetto finanziario, non sono stati pochi a pensare che si sarebbe trattato dell’ennesimo programma caduto vittima di corruzione e nepotismo. Al fine di calmare le acque in merito a ciò, il ministro dell’Economia Raoul Nehme ha affermato che i destinatari registrati saranno prima controllati per garantire un’equa distribuzione alle famiglie più in difficoltà e ad eliminare eventuali richieste da persone già benestanti. Sempre secondo Nehme, il programma lavorerà con l’Ispezione generale al fine di garantire una supervisione efficace, sicurezza digitale e trasparenza.
Gli economisti non pensano che si tratti di un programma totalmente efficace per l’economia del Libano
Alcuni economisti mettono tuttavia in dubbio queste assicurazioni ufficiali. “Anche se affermano il contrario, non ci saranno misure efficaci di responsabilità o trasparenza. Le preoccupazioni non sono diverse dai soliti rischi che derivano dalle forniture pubbliche in Libano; queste carte possono essere utilizzate per scopi elettorali, con le elezioni generali previste per il prossimo maggio”. È quanto sostiene Sami Zoughaib, economista del think-tank libanese Policy Initiative, in una dichiarazione ad Al Jazeera. Sempre secondo quanto riporta Al Jazeera, sembra che i rimedi predisposti non faranno molto per aiutare la nazione in sé, con i gravi problemi economici che sta affrontando. Secondo Zoughaib, dunque, il programma di carte bancomat porterà solo a una maggiore influenza dell’élite, che al momento non riesce a ricavare un piano effettivo per risolvere la situazione. L’unica soluzione efficace potrebbe essere, a detta dell’economista, “un piano di risanamento completo, con un solido quadro di protezione sociale”.
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