E’ un silenzio più rumoroso di un grido

Schiave di un senso di non appartenenza, picchiate, invigliacchite dal dolore e dalle lacrime, in un fiume che è un silenzio più rumoroso di un grido. Sconcertante, avvilente, nauseante presa di un’anima, frantumata, frustrata, umiliata e annientata da un diritto inventato, falso come può essere falsa una religione confusa, senza senso, da interpretare, interpretabile in ogni direzione. Questo è il luogo dove le donne musulmane vengono annientate.

E’ un silenzio che può essere gridato?

La sharia dà agli uomini il diritto di usare violenza di ogni tipo sulle donne? Da una religione favolistica, completamente senza fondamendo e soprattutto scritta dagli uomini per gli uomini, direi di si. NellʼIslam, la Shariʿah è il complesso di regole di vita e di comportamento dettato da Dio per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli. È un concetto suscettibile a essere interpretato in chiave metafisica o pragmatica. Nel significato metafisico, la sharīʿah è la Legge di Dio e, in quanto sua rivelazione diretta, rimane assoluta e incontestabile dagli uomini. Nell’immaginario islamico la donna è paragonata al cane o all’asino. La donna è motivo di disturbo per gli uomini di quella religione, razza o come vogliate chiamarli, forse anche totalmente impotenti, forse è per questo che hanno bisogno di applicare un potere diverso. La donna li distrae dalla preghiera. Una donna che disobbedisce va punita e percossa. E se la donna in questione è una Cristiana, ogni cosa assume dimensioni terrificanti. Che Dio vi maledica, Che Dio vi porti nel luogo più tumultuoso per un’anima.

Quello che l’anima vede

Uomini mi lasciarono abbandonata al mio compenso di frustrazione e solitudine. Abusarono del mio lacrimar di sogni e speranza. Giocarono con i miei sorrisi, i miei turbamenti, i miei orgasmi di corpo e testa, dei miei racconti di solitudine nel più vasto dei labirintosi panorami di fumi e vino in gocce di sangue. Uomini mi lasciarono al confine delle loro bugie di mille e mille baci, mille e mille abbracci, mille e mille considerazioni e tenerezze… racchiusi nel più meschino raggiro di vita e spasimante attesa. Ora sono il fiume inquieto del mio divenir di ieri e il cuore nell’attesa svilita dall’ultimo inganno“. Le donne islamiche hanno bisogno di aiuto, le donne islamiche hanno bisogno che il mondo urli il loro nome. Hanno bisogno dei loro sogni, dei loro sorrisi, orgasmi, carezze, successi, considerazione. Hanno bisogno di essere amate, poste nel luogo più alto dell’olimpo dello spirito. Il luogo dove meritano di stare, dove lo spirito sorride, dove lo spirito le innalza a quello che lo spirito della donna realmente è: totalità.


La mutilazione genitale femminile


E’ un silenzio che tocca anche le non musulmane?


Le infedeli, le cristiane sono equiparate alle bestie. Forse anche meno. L’odio e il disprezzo islamico è rivolto in particolare a loro. E anche in questo caso l’Occidente tace. Mette un velo su una infamia che devasta le anime. È la donna non musulmana l’oggetto preferito della persecuzione islamica. Uno studio di Open Doors riporta: “Le donne cristiane sono tra le più violate al mondo, forse in una maniera che non ha precedenti. I dati diffusi certificano la media di sei donne stuprate ogni giorno solo perché cristiane. Dobbiamo alzare la nostra voce, tutto ciò è ormai prassi“.

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