È morto l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, aveva 91 anni

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L’ex presidente egiziano Mubarak è morto oggi all’età di 91 anni. Le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni a seguito di un’operazione. Il leader si trovava già da un mese ricoverato in ospedale in terapia intensiva. La notizia del decesso è arrivata dai media locali, da poco confermata anche dalla famiglia del leader e dal suo avvocato.

Hosni Mubarak, spodestato dalla rivoluzione del gennaio 2011, fu condannato all’ergastolo l’anno successivo per corruzione e per aver fatto uccidere 239 oppositori. Nel 2017 l’ex dittatore egiziano fu scagionato da ogni accusa. La sentenza di assoluzione oltre al leader ha coinvolto anche i figli Alaa e Gamal Mubarak ed è stata emessa il 22 febbraio dal tribunale del Cairo.

Come riporta al-Jazeera, Mubarak è deceduto in una camera di terapia intensiva dell’Ospedale militare al-Galaa’ del Cairo, dove era ricoverato dal 24 gennaio scorso.

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Hosni Mubarak: 30 anni al potere in Egitto

L’ex Rais egiziano ha governato il Paese nordafricano per 30 anni, dal 1981 al 2011 anno dell’inizio della cosiddetta Primavera Araba, quando fu destituito dalle proteste che portarono al governo della Fratellanza musulmana. Hosni Mubarak fu nominato presidente della Repubblica egiziana dopo una lunga e gloriosa carriera militare svolta nei ranghi del dipartimento di aeronautica. L’uomo assunse la presidenza dopo l’assassinio del 6 ottobre 1981 del suo predecessore Anwar al-Sadat

Per buona parte del suo governo Mubarak ha goduto di un rapporto speciale con gli Stati Uniti tanto tanto che nel 1991, il presidente egiziano sostiene la guerra contro l’Iraq di Saddam Hussein che aveva invaso il Kuwait. Lo stesso avviene dopo l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, Mubarak si schiera con gli USA e condanna con forza il fondamentalismo islamico di Al Qaeda e del suo leader. Due anni dopo, però, l’Egitto sceglie di non partecipare alla Seconda guerra del Golfo contro il regime di Saddam. Nel ’93 e nel ’99 viene rieletto per la terza volta e quarta volta tramite referendum, mentre nel 2005 si svolgono le prime elezioni libere con più candidati, che Mubarak stravince consolidando ancora di più il suo potere politico ed economico.

Dopo le dimissioni obbligate a cui è stato spinto dalla folla di Piazza Tahrir l’ex premier ha subito un processo per corruzione e una prima condanna successivamente, mentre successivamente è stato assolto dal tribunale del Cairo dalle accuse più gravi e infine scarcerato. Nel frattempo in Egitto l’ala militare è tornata al potere con la destituzione dei movimenti di matrice islamica.

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