venerdì, Marzo 29, 2024

E’ morto Fausto Mesolella: il mitico chitarrista ci lascia a 64 anni

Un amaro tweet di Red Ronnie e la notizia si diffonde subito: è morto Fausto Mesolella. Lo storico chitarrista sessantaquattrenne è stato colpito da infarto questo pomeriggio e il medico convocato d’urgenza non è bastato a scongiurare il peggio.

Se n’è andato un grande. Chitarrista e compositore di eccezionale talento, Mesolella era dotato di un tocco e un’inventiva straordinari. Era noto soprattutto per il suo ruolo da decano negli Avion Travel, insieme a Peppe Servillo Ferruccio Spinetti, acclamati vincitori del Festival di San Remo nel 2000 (con il brano “Sentimento”). Con lo stesso Spinetti era poi entrato a far parte del Nada Trio nel 1994, un progetto capitanato da Nada. E’ nei ri-arrangiamenti delle canzoni di Nada che è possibile apprezzare appieno tutta l’abilità e l’eleganza di Mesolella.

Una rapida occhiata alla biografia del sito ufficiale (tra l’altro farcita di simpatici aneddoti) basta per rendersi conto dei numerosi traguardi che Fausto ha raggiunto nella sua vita, sin da quando fece a 12 anni il fortunato incontro con la sua grande compagna di vita, la chitarra. Oltre alla carriera negli Avion, Mesolella vantava una mole enorme di collaborazioni con i più disparati artisti italiani e internazionali: ha composto canzoni per BocelliFiorella MannoiaTricarico e altri, si è unito a Bono degli U2 nel brano “L’Incontro”, ha suonato in un disco di Samuele Bersani, ha accompagnato in tour Mannarino… Insomma, Fausto era ambito da tutti per le sue doti chitarristiche e compositive. E non solo i musicisti richiedevano la sua collaborazione: il 22 Aprile 2015 era uscito il progetto “CantoStefano”, dove lo stesso Mesolella proponeva in musica i testi di Stefano Benni.
L’attività di Fausto Mesolella è stata inoltre celebrata da una gran quantità di premi e riconoscimenti, come Targhe Tenco, il Premio Amilcare Rambaldi, ecc…

Non è facile pensare di non poter più sentire dal vivo le note sprigionate dal magico connubio tra Fausto e la sua chitarra, una coppia che non era possibile concepire divisa. I vari lavori e la discografia che lascia dietro di sé rimangono qui a facile portata di tutti, a consolare per la perdita di uno dei musicisti più eleganti che l’Italia abbia conosciuto.

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