giovedì, Aprile 18, 2024

È il Mose il grande imputato per l’acqua alta a Venezia

Il Mose, la grande opera progettata per tutelare Venezia dall’acqua alta, è al centro di polemiche che continuano a susseguirsi tra le opinioni di chi ne chiede l’ultimazione in tempi rapidi e chi ne denuncia l’insostenibilità e l’inutilità.

La politica

Intanto il premier Conte ha convocato il Cdm, è stato dichiarato dello stato di emergenza e sono stati stanziati 20 milioni di euro per la città di Venezia. È stato inoltre convocato per il 26 novembre il Comitatone, organo creato ad hoc per affrontare i problemi strutturali della Laguna.

Per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere“. “Il Mose è un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale“. “Fino a 5mila euro a privati, 20mila agli esercenti“. Questo è quanto ha affermato il Premier.

Il Mose, opera folle e la più grande ruberia degli ultimi 50 anni in Italia, non è stato messo in funzione per colpa loro, per colpa dei governi precedenti e di quello attuale“, dice Arrigo Cipriani, fondatore dell’Harry’s Bar di Venezia. “Tante parole e niente fatti. Questo governo Conte, come i governi precedenti, non ha fatto nulla, proprio nulla per Venezia“.

E non si fa attendere il commento del leader del M5S Di Maio: “Il Mose è nato vecchio“. L’Italia e Venezia stanno “vivendo ore drammatiche” e “questo è il momento di stare vicino ai veneti, ma non possiamo far finta di non vedere che qualcuno ha delle colpe e chi ce le ha deve pagare. Non possono essere sempre i cittadini a pagare il conto degli errori politici“. “Opere come il Mose sono nate vecchie e infarcite di tangenti e corruzione” ma “ora, benché non sia la migliore soluzione possibile, va terminata al più presto per proteggere Venezia subito“.

E il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli sul progetto Mose dice “Ci sono stati forti rallentamenti sul progetto che però è compiuto al 93%. Mancano gli ultimi 400 milioni. Sono stati appostati dal governo, non sono fermi per motivi burocratici. Non c’è niente di fermo, i lavori stanno andando avanti”. “L’obiettivo è di completarlo entro il 2021“. “Spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima“.

Oggi pomeriggio anche Silvio Berlusconi ha raggiunto Venezia. “Il Mose deve essere realizzato. Non manca praticamente nulla, bisogna farlo immediatamente purtroppo ha giocato il comportamento dei signori dei Cinque Stelle, soprattutto del precedente ministro delle Infrastrutture con la sua contrarietà di base contro qualsiasi opera pubblica“. Questo il commento dell’ex premier.

 Il sindaco di Venezia Cacciari: “Mose mai testato, ha divorato risorse con applausi di Zaia. Ma che ca… di ipocrisia è?

Lo stato dei lavori

Intanto i tecnici sono al lavoro. In particolare, si sta testando la conformazione delle condutture lungo le quali passa l’aria compressa che solleva le dighe mobili, che alcune settimane fa avevano portato alla sospensione delle prove alla Bocca di porto di Malamocco. Oggi le squadre del Consorzio Venezia Nuova hanno lavorato per l’innalzamento di due paratoie alla Bocca di porto di Chioggia per la raccolta dei dati e i controlli dinamici del manufatto.

Per quanto riguarda la ripresa dei sollevamenti completi delle barriere, sono in corso i contatti con le autorità del Porto e della Guardia Costiera, allo scopo di trovare le “finestre” compatibili con l’attività dello scalo e il transito delle navi.

 L’emergenza meteorologica non è finita infatti le scuole resteranno chiuse anche domani venerdì 15 novembre.

Solidarietà

E la solidarietà dal resto d’Italia non tarda ad arrivare. In tanti si sono dimostrati disponibili a dare una mano nell’opera di ripristino dai danni subiti, ma la Protezione civile del Comune informa che non è possibile impiegare cittadini non facenti parte delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile, già dispiegate copiosamente dalla serata di martedì scorso su tutto il territorio comunale.

Questo per motivazioni di carattere assicurativo e di tutela della incolumità dei cittadini stessi. Con l’occasione, anche per conto dell’Amministrazione comunale, la Protezione civile comunale ringrazia di cuore tutti coloro che, spontaneamente e generosamente, hanno offerto il loro aiuto alla città, così gravemente colpita e li invita ad entrare a far parte dei propri gruppi di volontariato“.

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