Oggi parliamo di Dzanga Sangha e nello specifico di un viaggio nella sua splendida riserva. Per raccontare questo luogo, magico e selvatico, approfittiamo dell’esperienza di Nicos Contos, esperto del continente africano oltre che dell’esperienza del famoso ornitologo Rod Cassidy. Vediamo
Che significa viaggiare nella riserva di Dzanga Sangha?
Ahimè, ad oggi ancora non possiamo preparare una valigia o un sacco a pelo per spingerci verso destinazioni estreme. Proprio per questa ragione e per sopperire alla forte nostalgia di un viaggio parliamo di Nicos Contos. Contos è il managing director & partner del tour operator Ultimate Places fondato da Benedetta Mazzini ed ha la fama di essere un noto esploratore dell’Africa. Viaggiare nella riserva di Dzanga significa approdare in uno dei luoghi più remoti della terra. Inoltre la riserva pullula di savane incontaminate nonché di foreste magiche e al contempo estreme.
Nella riserva di Dzanga Sangha: viaggio in uno dei luoghi più remoti della terra
Contos ci racconta la sua esperienza al centro di una delle foreste più incontaminate del pianeta. Difatti Dzanga Sangha è un’area protetta di quasi 7000 kmq, al confine con il parco Lobéké in Camerun e il Parco nazionale di Nouabalé-Ndoki in Congo. Il nostro partner director spesso viaggia al fianco di una guida speciale. Con Nicos Contos c’è Rod Cassidy, famoso ornitologo e grande conoscitore delle foreste profonde. Si parte subito con la narrazione sullo Sangha Lodge, coraggiosamente costruito qui nei primi anni novanta lungo l’omonimo fiume. Questo si trova al centro di un’area così ricca e illibata che toglie il fiato.
La riserva di Dzanga Sangha
La riserva di Dzaqnga Sangha, al centro dell’imponente bacino del Congo, ospita infatti alcuni degli animali più rari e difficili da osservare di tutta l’Africa. Dalla parte più folta della foresta si aprono piccole radure, chiamate bai, dove ogni giorno i gorilla di pianura, i piccoli elefanti di foresta, gli scimpanzé, il rarissimo bongo e migliaia di coloratissimi uccelli possono essere ammirati dai pochissimi e appassionati viaggiatori che giungono sin qui.
Un documentario live
Con Contos oltre a Rod ci sono i suoi abilissimi trackers. Tutti camminano tra una radura e l’altra alla ricerca di tutti quegli animali che siamo abituati a vedere solo in tv. Dzanga è un “documentario live” e quindi scrigno di sconfinate sensazioni e di infinita adrenalina. Qui l’armonia con la natura regna sovrana e la riserva è un creato che lascia attoniti e quasi increduli. Non ci resta che sperare in una rapida risoluzione della pandemia per mettere mano alla valigia e volare dritti verso questi luoghi ai limiti della realtà.
Galapagos: espandere la riserva marina
Ecuador, Riserva Los Cedros: la battaglia per la salvezza