Draghi sprona le Regioni: non si può trascurare gli anziani

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Il premier Mario Draghi sprona, le Regioni ad accelerare sulle vaccinazioni. Nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue dice che il Governo renderà pubblici questa settimana tutti i dati sui vaccini. Sul sito della Presidenza del Consiglio, Regione per Regione, categoria di età per categoria di età.

Come intende esporsi Draghi alle UE?

Pragmatismo, questo chiede Draghi ma in senso positivo nei confronti dell’Ue. Sbagliato cercare altre strade prima di aver fatto tutto il possibile sui vaccini. L’Italia ha mostrato che la sua azione è fondata su tre pilastri: il rispetto degli accordi da parte delle multinazionali dei vaccini; le sanzioni se questi accordi non sono rispettati; la pronta sostituzione dei vaccini mancanti con altri tipi di vaccino. 

L’Aula del Senato ha approvato con 231 voti favorevoli, 25 contrari e 11 astenuti la risoluzione depositata dalle forze di maggioranza sulle comunicazioni del premier Draghi in vista del Consiglio europeo di domani. Il documento ha le firme dei capigruppo di Pd, M5s, Lega, Forza Italia, gruppo Misto, Italia viva, Europeisti-Maie-Centro democratico e il gruppo delle Autonomie.

Le comunicazioni di Draghi al Parlamento

Le comunicazioni alle Camere consentono un pieno coinvolgimento del Parlamento e Draghi sprona tutti i membri istituzionali verso la collaborazione. Si tratta di un passaggio importante per Draghi a differenza del passato governo. Ma ha espresso anche soddisfazione per la partecipazione del presidente degli Usa Biden a un segmento del Consiglio. Questo incontro conferma il desiderio degli USA di avere forti relazioni con l’Ue.

“È passato un anno oramai e bisogna fare il possibile per avviarci ad una soluzione della crisi visto che in mano si hanno 4 tipi di vaccino dichiarati sicuri ed efficaci. Ad aprile arriva anche Johnson&Johnson. L’obiettivo è vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile”, ha detto Draghi parlando di un “messaggio di fiducia”.

Accelerare la vaccinazione

“Siamo già all’opera per riprendere il ritardo di questi mesi. Nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno“. 

Insomma bisogna accelerare con la campagna vaccinale per frenare il contagio, per tornare alla normalità e per evitare il sorgere di nuove varianti, sottolinea Draghi. E il premier sottolinea: “se paragonate al resto d’Europa, le cose qui già ora vanno abbastanza bene. Per vaccini fatti, l’Italia è seconda dopo la Spagna, ma per i noti motivi l’Unione Europea si colloca dietro molti altri Paesi.

Differenza tra Regioni e scuola

Ma le solite differenze tra le Regioni nella somministrazioni delle dosi sono difficili da accettare. Le Regioni dovrebbero seguire le priorità del piano nazionale. Mentre alcune seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. “Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti”, le parole di Draghi. È chiaro che Draghi sprona le Regioni a vaccinare secondo il protocollo sanitario senza deviare.

Mentre si sta vaccinando è bene cominciare a pianificare le aperture, ha detto ancora Draghi. Un’attenta analisi dei dati sui contagi, ma bisogna aprire le scuole anche in zona rossa allo scadere delle attuali restrizioni. 

Digitalizzazione

Sappiamo quanto sia importare procedere verso la digitalizzazione e per questo che Mario Draghi ricorda come il Next Generation Ue offra un’enorme possibilità. Per questo ritene che il Consiglio Ue debba procedere ad una soluzione globale su una tassazione digitale entro la metà del 2021. Il passo che anche Biden intende fare.

L’occupazione, soprattutto giovanile, le pari opportunità e i diritti sociali. Per questi importanti argomenti è in programma un Vertice Sociale che sarà organizzato il 7-8 maggio dalla Presidenza di turno portoghese del Consiglio dell’Unione europea. I giovani e l’occupazione giovanile: questo è al centro del futuro dell’Europa. ” per questo appuntamento sollecitiamo la partecipazione attiva di tutti i cittadini europei e dei parlamenti nazionali”, aggiunge Draghi concludendo: “L’uscita dalla pandemia rappresenta la principale sfida di tutti i governi europei, ma non è l’unica. E noi abbiamo ora un atteggiamento di coloro che spronano gli altri partner e sono essi stessi consapevoli della necessità di agire urgentemente, con efficacia, senza perdere un attimo.”