Se è vero che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli, di conseguenza, le colpe dei “padrini politici” non dovrebbero ricadere sul “povero” Draghi, che nei fatti smentisce il ContesTatore del M5s. Al centro del dibattito c’è il tema legato all’aumento delle spese militari al 2% del Pil. Dunque, c’è poco da illudersi, i nodi politici della situazione italiana vengono al pettine. Basta ripercorrere fatti e avvenimenti per comprendere che un bravo politico non è tale solo per la propria competenza. Ma soprattutto per il coraggio. Il coraggio di fare delle scelte che talvolta rischiano di deludere l’opinione pubblica.
Draghi smentisce il CONTEstatore: cosa è successo?
Mentre a livello geopolitico e geoeconomico si stanno configurando scenari imponderabili e dagli esiti indefiniti, Conte, dimostrando una modesta statura politica, cavalca l’estremismo grillino. Il M5S pur essendo un partito numeroso non riesce da solo a far passare i mantra del movimento, che sono inconsistenti. Senza contare che in casa nostra molte vicende inspiegabili razionalmente, andrebbero portate, come disse un giornalista in un talk show televisivo, sul lettino dello psicanalista. Il leader del M5s dichiarando inaccettabile l’aumento graduale della spesa militare verso il 2% del Pil, non si capisce a cosa punti. E’ lecito domandarsi se ci si trovi di fronte a una crisi di governo più o meno pilotata. Ma anche questa è una soluzione improponibile. Rimettere in piedi un governo di larga unità nazionale solo per fare un favore al presunto desiderio presenzialista di Conte e/o di alcuni suoi sostenitori è impresa ardua. Gli altri partiti della coalizione non credo siano pronti ad ingoiare un giochetto di questo genere.
L’incontro-scontro tra Draghi e Conte
Aprire una crisi di governo nel contesto attuale farebbe parte dei giochi proibiti da qualsiasi manuale di decenza politica. Lo scenario sarebbe molto preoccupante. In un’intervista Conte dichiara: “Io ho spiegato che non ho mai messo in discussione il tendenziale al 2% come non è stato messo in discussione dai premier precedenti. Però se noi ci diciamo questo orizzonte del 2024, avremo un picco notevole“. Allora cosa chiede il leader del M5s? Conte ha chiesto al premier Draghi di investire maggiori risorse economiche “per la salute italiani”. Per il caro-bollette, l’aumento del prezzo dei generi alimentari: “Questioni prioritarie rispetto all’incremento spesa militare al 2% del Pil”, ha spiegato l’ex premier al termine del faccia a faccia. Draghi però è intenzionato a rispettare gli accordi presi con la Nato nel 2014. E a portare la spesa militare fino al 2% del Pil. Peraltro stanziamenti del passato nel Bilancio della Difesa quando al governo c’era proprio lui, Giuseppe Conte. Forse l’arte della Politica non la impareranno mai, ma quella del sofismo, a quanto pare, iniziano a padroneggiarla benissimo.
La politica italiana
La verità è che, per quanto a me polemizzare “diverta” da morire, nutrendo nel cuore la speranza di smentire le mie convinzioni, e rivelarmi un’immagine diversa dei vertici del Governo del mio Paese, questo incontro-scontro tra Draghi e il ConteStatore ci rimanda invece, lo scompigliato quadro di una maggioranza di larghe intese in spazi stretti. Finché si fanno sceneggiate, tra Conte & Friends a noi resta solo da cogliere l’ironia, ma almeno è divertente.
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