Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incaricato Mario Draghi di formare un nuovo governo, il terzo dell’attuale legislatura dopo i due esecutivi guidati da Giuseppe Conte. Draghi ha accettato con riserva l’incarico. Ora cosa succederà?
Cosa ha detto Mario Draghi?
Dopo il fallimento del mandato esplorativo di Roberto Fico il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato Mario Draghi di formare un nuovo governo. Draghi, con un primo breve discorso dal palazzo del Quirinale, ha accettato l’incarico “con riserva” di rifiutarlo. Ora inizierà una serie di consultazioni con i rappresentanti dei partiti per capire quali possibilità ci siano di formare una maggioranza.
Draghi ha dichiarato: “Ringrazio il presidente Mattarella per la fiducia. È un momento difficile. Ma possiamo fare molto. Il Paese ha bisogno di risposte all’altezza della situazione”. Draghi ha poi sottolineato che il capo dello Stato ha inquadrato la situazione attuale dell’Italia, caratterizzata da una crisi sanitaria che ha gravi effetti sulla vita delle persone, sulla società ma anche sull’economia. L’ex presidente della BCE ha poi elencato le sfide che dovrà affrontare: vincere la pandemia, condurre in porto la campagna vaccinale, dare risposte ai problemi quotidiani dei cittadini e rilanciare il Paese. Draghi ha infine ricordato che per risolvere queste sfide l’Italia ha a disposizione le risorse straordinarie garantite dall’UE.
Cosa succede adesso?
Draghi ora avvierà una serie di consultazioni con i rappresentanti dei partiti per capire se esiste la possibilità di formare una maggioranza. In caso di esito negativo, l’ex presidente della BCE ritornerà da Matterella per comunicargli la rinuncia dell’incarico e la palla passerà ancora in mano al capo dello Stato. Se invece l’esito fosse positivo, Draghi dovrà sottoporre a Mattarella la lista dei ministri e si dichiarerà pronto ad assumere l’incarico di premier. Dopodiché Mattarella firmerà un decreto di nomina e il premier giurerà insieme ai ministri. Entro dieci giorni dal giuramento il governo dovrà presentarsi alle Camere. Draghi allora illustrerà il suo programma per il Paese e si sottoporrà al voto di fiducia.
Cosa hanno detto i partiti dell’incarico a Draghi?
Dopo l’incarico a Draghi il leader del PD Nicola Zingaretti ha affermato: “Con l’incarico a Mario Draghi si apre una nuova fase che può portare il Paese fuori dall’incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda. Non bisogna perdere la forza e la potenzialità di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle e con Leu basata su proposte comuni, sul futuro dell’Italia”.
Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle ha invece dichiarato: “Quel che penso è che il governo Draghi lo debbano votare i rappresentanti dell’establishment. Lo voti la Meloni, che ha già detto sì in passato a un governo di tecnici e a leggi Fornero. Lo voti mezzo PD che ha lavorato incessantemente per buttare giù Conte. E lo voti Salvini, ennesimo pezzo di arredamento del sistema mascherato. Lo voti Renzi, mero esecutore di ordini altrui. Infine, lo voti Forza Italia”. Anche Beppe Grillo della sessa idea di Di Battista: restare compatti e leali a Giuseppe Conte, no a un governo tecnico guidato da Mario Draghi.
Italia Viva esulta per l’incarico assegnato a Draghi: “Questo è il tempo della politica che vuole lavorare per il Paese. Emergenza economica, emergenza sanitaria, emergenza educativa. Serve un impegno di tutti con sobrietà, e l’Italia riparte”. Invece il leader della Lega Matteo Salvini afferma che la strada maestra resta il voto: “Ribadiamo con coerenza che la strada maestra sono le elezioni. Se il professor Draghi ci incontrerà andremo ad ascoltare, a proporre e a valutare. Non abbiamo pregiudizi. Siamo persone educate, siamo realisti, sappiamo che il Paese ha bisogno di risposte e il Parlamento non può essere fermo per mesi. Le priorità che porremo a Draghi sono il taglio delle tasse e burocrazia, il piano vaccinale, la riforma della giustizia”. Il leader di FI Silvio Berlusconi invece afferma: “Vediamo cosa ha da dirci Draghi…”.
L’Italia riuscirà ad avere un governo?
La crisi di governo italiano si trova davanti ad un altro capitolo. Vediamo se Mario Draghi, l’uomo che nel 2012 salvò l’Euro con le tre parole “Whatever it takes”, “faremo qualsiasi cose perché l’Euro resista” alla speculazione riuscirà a formare un governo nella speranza che l’Italia finalmente volti pagina dal duo Conte-Arcuri. E soprattuto finalmente l’Italia riusicrà ad avere un governo competente?