Doveva essere una passeggiata romantica. In realtà stava scappando: 68 furti messi a punto in tre mesi da un romeno arrestato dalla polizia di stato a Ventimiglia
La Polizia di Stato di Ventimiglia ha tratto in arresto R.O., romeno di 25 anni, mentre cercava di fuggire in treno assieme alla fidanzata in Francia. L’uomo, venuto a conoscenza dell’arresto di un componente della banda di cui faceva parte (il terzo è tuttora latitante), aveva deciso di far perdere le sue tracce. Per questo motivo, unitamente alla fidanzata, era giunto a Ventimiglia e da qui era in procinto di partire verso la Francia per una passeggiata romantica.
Lo straniero, controllato mentre si accingeva a salire su un treno diretto in Francia dagli Agenti del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia, dopo aver esibito i documenti, dichiarava di voler portare la fidanzata a fare una gita romantica. Malgrado ciò i poliziotti, poco convinti della motivazione, preferivano approfondire gli accertamenti.
La loro intuizione dava loro ragione: l’uomo risultava colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni l’11 giugno c.a. Condotto in ufficio e sottoposto ad ulteriori verifiche, si scopriva che lo straniero faceva parte di un sodalizio criminale, dedito a furti con scasso perpetrati nella provincia di Terni, unitamente ad altri due rumeni domiciliati come lui in un campo nomadi a Napoli.
In soli tre mesi ne avevano messi a punto ben 68. Da quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Terni, la banda arrivava nel territorio ternano in auto da Napoli e lì mettevano in atto dei veri e propri blitz, con 5 o 6 colpi ogni notte, per poi ripartire in autostrada. Il primo arresto è stato eseguito a Napoli, mentre il secondo è proprio quello effettuato a Ventimiglia dalla Polizia di Frontiera, R.O. per l’appunto.
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Con ogni probabilità l’uomo, venuto a conoscenza dell’arresto del suo compagno, stava tentando la fuga. Il terzo componente è latitante. Da quanto scoperto, i tre mettevano in atto dei veri e propri raid. Partivano da Napoli poco dopo il coprifuoco, arrivavano nel ternano dove colpivano diversi obiettivi: capannoni industriali, attività commerciali, palestre, scuole, che si trovavano vicino e in zone poco illuminate.
Rubavano di tutto, dagli strumenti tecnologici ai macchinari, dai mezzi al denaro contante. Il valore della refurtiva è stato stimato superiore ai 700.000 euro. La Procura di Terni ha riunito in un unico fascicolo tutti i furti che avevano un modus operandi simile avviando un’indagine unica.
Così gli investigatori sono risaliti ai ladri grazie alle immagini delle telecamere di alcuni capannoni derubati dove hanno notato che molto spesso utilizzavano gli stessi vestiti, ma anche dai tabulati telefonici e da un controllo della polizia Stradale a Cassino. Al termine di tutti gli accertamenti e procedure di rito R.O. è stato arrestato. Per lui la passeggiata romantica si è conclusa davanti le porte del carcere di Sanremo.