Nel 1985 Robert Ballard – oceanografo e archeologo statunitense – ha scoperto tra i fondali dell’oceano Atlantico i resti del Titanic, ora è in spedizione per ritrovare i resti dell’aereo della leggendaria aviatrice Amelia Earhart. Quest’ultima sparì in circostanze misteriose nel 1937 mentre cercava di diventare la prima donna a girare il mondo in volo.
Durante la ricerca dell’aereoplano Robert Ballard e il suo gruppo hanno esplorato le acque di Nikumaroro, un remoto atollo di corallo posizionato del Pacifico meridionale di lunghezza di 4,4 miglia. Il Nikumaroro è un territorio inabitato appartenente alla nazione di Kiribati. La ricerca è avvenuta a bordo della nave E/V Nautilus, la stessa con cui ritrovò il Titanic nel 1985.
La ricerca dell’Electra: l’aereo di Amelia Earhart
L’aereo in questione – Lockheed Electra 10E – scomparve in circostanze misteriose nel 1938. A bordo, oltre ad Amelia Earhart, vi era anche Fred Noonan che la accompagnò a partire dal 20 maggio dello stesso anno partendo da Oakland, California. Purtroppo, il loro viaggio durò solo due mesi circa. Il 2 luglio, mentre sorvolavano il Sud Pacifico, si persero le loro tracce mentre si stavano dirigendo verso la piccola isola Howland dopo essere decollati dalla Nuova Guinea.
Durante una dichiarazione rilasciata da Ballard al National Geographic commentava: “Ci sono molte teorie riguardo al luogo in cui l’aereo di Amelia sia caduto, e molte di queste sono abbastanza selvagge.”
Alcune di queste teorie ricoprono le zone delle Isole Marshall, Saipan e addirittura il New Jersey. Al tempo stesso, si suggerisce anche che l’aereo si schiantò e affondò.
Le ricerche da parte del TIGHAR
Eppure, gli studiosi dell’International Group for Historic Aircraft Recovery (TIGHAR) hanno indagato per molto tempo sull’ipotesi che l’aereo fosse caduto nelle zone di Nikumaroro. IL TIGHAR ha affermato che le ultime trasmissioni radio confermate dall’aereo della Earhart indicavano che la direzione viaggio dell’aereo riguardava proprio quella zona.
A seguito di quel messaggio, se ne registrarono altri 57, nonostante le trasmissioni fossero non confermate. Se quelle trasmissioni fossero realmente partite dal loro aereo significava che erano riusciti ad atterrare e che le attrezzature erano ancora in buone condizioni. Di contro vi è la possibilità che l’Electra sia stata spazzata via dalla barriera corallina e dal mare.
Chiaramente la zona che ora sta ispezionando Ballard è già stata oggetto di indagine da parte del TIGHAR, eppure Ballard si sente favorito grazie alla tecnologia in suo possesso, tra cui i sonsori subacquei, due veicoli operanti in remoto con camere a bordo, un veicolo di superficie autonomo e diversi droni. La ricerca di Ballard e della sua squadra si è concentrata sulla mappatura del terreno intorno all’isola e sulla combinazione dei dati per anomalie.
Il ritrovamento del Titanic
Le prime vere ricerche per ritrovare il Titanic avvennero solo agli inizi degli anni ’70 quando il multimilionario Jack Grimm finanziò il progetto.
Ma la vera scoperta dei resti del Titanic avvenne nel 1985 a seguito di una missione segreta a carico della Marina degli Stati Uniti d’America. A seguito di questa scoperta, avvennero numerose spedizioni nella zona tra il 1986 e il 2005. I resti vennero ritrovati a nord dell’Oceano Atlantico ad alcuni chilometri di distanza dal punto in cui il 15 aprile del 1912 affondò.
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