Donne, sempre Donne, fortissimamente Donne
Siamo nel terzo millennio, sono trascorsi quasi cinquanta anni dal primo allunaggio, abbiamo due Papi viventi, un Presidente degli Stati Uniti arancione, la popolazone mondiale è arrivata ad essere di circa 7,6 miliardi di persone, abbiamo attraversato guerre e ricostruzioni, costruito ponti e abbattuto muri. Certo è che i ponti cadono e i muri vengono ricostruiti…ma c’è qualcosa che fa una fatica sovraumana a cambiare ed è la condizione delle donne.
Chiunque dalla notte dei tempi si è svegliato la mattina con un senso di inferiorità o di onnipotenza e di paura, ha deciso che nei secoli dei secoli le donne hanno colpa e sono inferiori. Abbiamo una storia lunghissima nelle religioni e nelle culture di sempre e devo dire davvero storia non bella, per quanto oggi la Chiesa spinga a dimostrare il contrario e le donne anche in Arabia Saudita siano riuscite a prendere la patente.
E’ sempre colpa delle donne…
E’ colpa nostra il peccato originale, fermo restando un leggero miglioramento nel Nuovo Testamento grazie alla vergine Maria che mette al mondo il figlio di Dio; Maometto sostiene che nel fuoco dell’inferno la presenza delle donne è altissima per via della scarsa intelligenza, religione e devozione al marito; sappiamo poi il Corano i chiari e inconfondibili principi di inferiorità che ci infligge. Persino la mitologia ha accusato la donna del primo peccato e secondo Platone, Aristotele, San Paolo, Schopenhauer, Hegel etc etc, la donna doveva essere subordinata alla famiglia e alla società perché essere inferiore, curare solo l’aspetto e compiacere all’uomo.
Siamo andate oltre? Non troppo se le donne continuano ad essere uccise perchè vogliono riconquistare la libertà da un uomo o vengono violentate per via di impulsi incontrollabili, molestate nei supermercati come ad Hollywood e a parità di mansioni percepiscono un reddito inferiore degli uomini.
“Non abbiamo bisogno della magia per cambiare il mondo: abbiamo già dentro di noi tutto il potere di cui abbiamo bisogno, abbiamo il potere di immaginare le cose migliori di quelle che sono.” J.K. Rowling
Il cambiamento è lì, proprio lì! Nell’immaginazione di ogni donna, nel desiderio di ogni donna. Una parola, un gesto e i valori trasmessi ad un bambino cambieranno sempre qualcosa. Certo piccoli passi, ma di sicuro i selfie sui social non aiuteranno la condizione femminile quanto invece, l’essere protagonista della propria vita e contribuire “all’effetto farfalla”.
Nel 1970 questi piccoli passi di cui parlo hanno dato vita ad un importante, ed unico nel suo genere, rinascimento culturale e letterario: il “Rinascimento delle donne nere”.
Donne e donne nere, fino ad allora doppiamente schiave e doppiamente messe al margine. Ma la passione di molte, l’ardore, il desiderio e una forza raddoppiata perchè schiacciate da tutto ciò che le circondava, ha fatto sì che la loro voce fosse finalmente ascoltata, e soprattutto letta.
Toni Cade Bambara grande protagonista nel Black Art e nel Black Feminist Movements, ha contribuito in ogni modo alla rinascita della cultura afroamericana mettendo al centro delle sue narrazioni sempre le donne e la contrarietà alle oppressioni. Intelletto prepotente, schietta, ironica, impertinente, forte e affascinante e ancora tanti altri aggettivi attribuibili alla scrittrice, editrice, documetarista ed insegnante. Nel 1970 curò l’antologia The Black Woman, una raccolta di opere prime ed emergenti di alcune delle più famose scrittrici afroamericane di oggi, come Alice Walker (Il Colore Viola). Tantissimi i suoi lavori in cui includeva studenti e scrittori molto affermati, tra cio è autrice della raccolta di racconti The Sea Birds Are Still Alive (1977) e dei romanzi The Salt Eaters (1980) e Those Bones Are Not My Child (pubblicato poi nel 1999). . Dopo la sua morte prematura, Toni Morrison ha raccolto una selezione di racconti inediti, saggi e interviste nel volume Deep Sightings and Rescue Missions (1996).
L’unica opera tradotta in Italiano è Gorilla, amore mio, una raccolta di quindici racconti di umanità ordinaria, ma allo stesso tempo narrati in un modo straordinario e divertente con il sapore di famiglia, di quotidianità e di vero nonostante, in “una specie di prefazione”, l’autrice confessa di dire e scrivere un sacco di bugie. E’ possibile leggere il primo racconto “Il mio caro Bovane” per rendersi conto di come con facilità si può essere trasportati nei luoghi, nei personaggi e nelle famiglie all’angolo di una strada di Harlem con un sottofondo di musica jazz.
“Gorilla, amore mio” devo dire di averlo letto con frenesia, facendomi davvero trascinare dalle parole e dalle situazioni e il mio pensiero conclusivo è “tutto il mondo è paese”, perchè si tratta sempre e solo di umanità.
Purtroppo in alcuni casi è necessaria una lotta eterna per dimostrarlo, ma fortunatamente , durante la lotta emergono persone straordinarie che nel mondo fanno la differenza con le azioni, le parole, la scrittura, l’arte e la forza dell’anima.
Toni Cade Bambara non ha solo contribuito all’effetto farfalla, lei è stata una farfalla…