Ha aperto oggi a Bologna FICO, Fabbrica Italiana COntadina, il parco agroalimentare più grande al mondo.
Ideato dal patron di Eataly, Oscar Farinetti, la nuova attrazione tematica alle porte di Bologna nasce da una partnership tra Eataly World (settore dell’azienda che ha lo specifico obiettivo di promuovere la tradizione culinaria italiana all’estero), Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno.
FICO punta in grande prevedendo di diventare una meta turistica interessante non solo per il pubblico italiani, in una città che sempre più, grazie anche alla forte presenza di voli Ryanair nello scalo bolognese Guglielmo Marconi, sta cambiando la sua identità turistica passando da tappa di passaggio a tappa da visitare.
La Fabbrica Italiana COntadina nasce e si sviluppa anche in un territorio particolare in piena rivoluzione e riqualificazione, il Pilastro, rione alla periferia di Bologna che fino a poco tempo fa veniva ancora fortemente snobbato dai bolognesi, vittima di pregiudizi non positivi ma oggi territorio in pieno fermento grazie anche al forte senso di appartenza da parte degli abitanti e alla grande presenza di associazioni del territorio, che non vedono l’ora di essere coinvolte nelle attività del più grande parco agroalimentare del mondo.
Il Pilastro è famoso in città anche per essere uno dei centri abitati più verdi di Bologna e noti sono i suoi orti che costeggiano il centro abitato.

Ed è proprio l’identità ortiva che mira ad essere un punto di collegamento tra il rione e FICO che ospiterà al suo interno, oltre a 40 fabbriche contadine e ristoranti di cucina locale e non, spazi educativi, laboratori, fattorie (con animali veri dedicati ai bambini cittadini, purtroppo molti, che non hanno mai visto ad esempio le mucche) e spazi di coltivazione che grazie alla vicina Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e il CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna) verranno utilizzati per sensibilizzare e informare i più piccoli e non solo sui problemi della terra e delle produzioni naturali.
Per l’apertura di FICO sono stati investiti circa 75 milioni di euro di fondi provenienti da privati (15 milioni), imprenditori (10 milioni) e casse di Previdenza di categorie professionali (50 milioni) diventando uno dei progetti più innovativi e imponenti a livello di attrazione turistica degli ultimi anni in Emilia Romagna e non solo.
Importante è anche la mole di assunzioni fatte in previsione dell’apertura (un numero preciso non è ancora disponibile ma si stima intorno alle 2.000 assunzioni) e gli studenti che si prevedono saranno coinvolti nei prossimi anni in momenti di formazione scuola – lavoro (circa 20.000 studenti per un ammontare previsto di circa 300.000 ore)
Come arrivare a FICO
TPER l’azienda dei trasporti pubblici di Bologna ha organizzato autobus dedicati in partenza dalla Stazione Centrale di Bologna in direzione FICO al costo di 5 euro (solo andata) e 7 euro (andata e ritorno).
Non lontanti arrivano anche l’autobus 35 (sempre in partenza dalla stazione centrale), il bus 55 che collega la zona Murri e Mazzini e la Stazione Direttissima con Pilastro, il vicino Parco Commerciale Meraville e Fico e i bus 14c e 20 in direzione Pilastro (circa 10 minuti a piedi dalla fermata più vicina alla Fabbrica Italiana Contadina).
Per maggiori informazioni: www.tper.it
FICO si trova in Paolo Canali, 8 a Bologna.
Le uscite consigliate per l’autostrada sono Bologna Fiera (la più vicina) e Bologna San Lazzaro.
Non lontane sono le uscite della tangenziale 8, 9, 10, 11 e 11 bis.