Dipendenze virtuali: videogiochi e social network

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Dipendenze virtuali

La dottoressa Monica Mattia Russo prenderà in analisi alcuni aspetti cruciali delle dipendenze virtuali.

Le dipendenze virtuali sono una condizione psicologica

Quando si parla di dipendenza, si considera una condizione psicologica. Essa diventa il centro del nostro mondo, di qualsiasi si parli, cancellando come una grande gomma invisibile, tutto il resto. Non necessariamente si parla di dipendenza da un oggetto fisico. In un’era sempre più tecnologica, a preoccupare sono le dipendenze considerate virtuali. I social network risultano una di quelle più diffuse degli ultimi tempi. Attraverso una realtà virtuale, il soggetto, si crea un mondo a sé, nel quale è in grado di avere più autostima. Nel contempo, quello che succede al di fuori, perde per lui d’interesso, inducendosi all’isolamento sociale. Quel che succede al nostro cervello, è il rilascio continui di sostanza psico-attivanti  che compensano ciò che crediamo possa mancarci, continuando ad utilizzarli sempre in modo massivo. Quando la connessione con tale dipendenza non è possibile, per scelta o meno, accade l’inevitabile. La persona comincia a soffrire di depressione, ansia o attacchi di panico. Questi dati in funzione della paura di non avere più collegamenti con ciò che riconduce al mondo esterno e, di conseguenza di rimanere isolato.

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Le relazioni ed i rapporti attuati mediante social network e videogiochi

Un altro aspetto importante è la considerazione degli affetti. I rapporti d’amicizia si sviluppano ben presto in qualcosa di più profondo. Essi diventano più importanti  della stessa famiglia. Succede, così, che nella vita reale si instaurano instabilità nella cerchia affettiva o coniugale. Internet diviene quindi un importante sostenitore di speranze, soprattutto per quei soggetti che hanno avuto problemi relazionali, soprattutto con l’altro sesso. Accade in analoga misura la dipendenza da videogiochi. In tal caso, il soggetto, cerca uno scontro uomo-macchina. Anche qui, il bisogno primario risulta di dimostrare le proprie capacità e le proprie valenze. Fino a poco tempo fa, ciò riguardava prettamente l’universo maschile, ma da tempo le aziende leader nel settore, hanno programmato giochi adatti anche a quello femminile. I risvolti sono da considerarsi li stessi e di egual pericolosità. Il compito di illustrare all’adolescente la differenza tra realtà e mondo virtuale spetta agli istituti di formazione, tra cui ricordiamo in primis, la scuola. La causa primaria che scaturisce dipendenza è da ricercare nella soggettività di ogni caso a se stante. È chiaro che la pessima gestione dei propri sentimenti è una tra i principali fattori. Ad esempio, chi vuol evadere dalla propria vita, non ha il pieno controllo delle proprie emozioni. Perciò chi si rifugia in un mondo fittizio, è alla continua ricerca di un mondo ideale al quale possa appartenere.