Ricordate il film Captain Phillipps – Attacco in mare aperto distribuito nelle sale da Sony Pictures nel 2013? Molti, proprio grazie a questa pellicola, si sono accorti che i pirati non se ne sono mai andati e navigano ancora nei nostri mari. Non assomigliano però a quelli che siamo abituati a vedere in TV, ma sono ancora molto pericolosi.
Pirati di finzione contro i pirati reali
Se pensiamo ai pirati cosa ci viene in mente? I pirati per antonomasia sono i tradizionali bucanieri del XVIII secolo. Enormi galeoni in legno, una benda sull’occhio e fame di sangue e di bottini. L’immagine del pirata viene quindi incarnata da personaggi come Jack Sparrow, il protagonista della serie di film de I pirati dei Caraibi, il cui cofanetto completo è acquistabile su Feltrinelli, o come Capitan Uncino, l’acerrimo nemico di Peter Pan nel libro omonimo di James Matthew Barrie edito da Mondadori, o ancora come i protagonisti armati di pistole e alla ricerca del tesoro di slot online come Boom Pirates di Betway Casinò. La realtà di oggi è però molto lontana dalla finzione. I pirati odierni sono infatti molto meno accattivanti e perciò ricevono meno attenzione da parte dei media. Una cosa però i pirati di un tempo e quelli di oggi hanno in comune: sono a caccia di ricchezze.
Il bottino ha cambiato aspetto: se un tempo si parlava di oro, stoffe, spezie e altri prodotti commerciati via mare, oggi i pirati vanno soprattutto alla caccia di petrolio. Sono infatti spesso finanziati da signori della guerra o capi della malavita che poi rivendono il materiale rubato. Anche il metodo di abbordaggio è diverso. I pirati di oggi agiscono principalmente facendo deviare le navi dalle loro rotte e sequestrando così carico e personale. Non è però raro assistere anche ad attacchi in vecchio stile in cui i pirati provano a salire armati sulle navi. Anche i pirati stessi però considerano queste azioni molto pericolose ed eccezionali tanto che gli uomini che hanno il coraggio di attaccare una nave in questo modo ricevono compensi più alti.
In quali acque si aggirano questi pirati?
Se leggendo questo articolo vi venisse paura di farvi un giro in barca nel Mediterraneo, non spaventatevi! È vero, alcune acque sono infestate dai pirati, ma non le nostre. Questi fuorilegge si aggirano soprattutto al largo delle coste dell’Africa occidentale e orientale, nel Sud-est asiatico e in Centro America. Per molti anni la zona più ricca di pirati era quella al largo della Somalia tanto che per alcuni dire pirata nel XXI secolo equivaleva a parlare dei pirati somali. Se un tempo questi pirati erano responsabili di metà degli attacchi che avvenivano ogni anno, adesso il numero si è enormemente ridotto. Le autorità hanno infatti messo in atto misure e punizioni più restrittive e le navi mercantili stesse si sono equipaggiate al meglio per combattere gli attacchi. Sono infatti ora munite di cannoni ad acqua in grado di far affondare le piccole navi d’assalto e perfino di staff armato dedicato alla difesa del carico e dei marinai.
Le zone oggi più colpite dai pirati, fenomeno comunque in calo, sono quindi l’Africa occidentale e le acque al largo di Singapore. Sebbene una buona parte del trasporto merci avvenga su gomma o tramite aereo, le navi cargo sono ancora di fondamentale importanza per trasportare grosse quantità di materiale dentro i container da un continente all’altro. È sulle loro rotte che agiscono i pirati, che però talvolta preferiscono attaccare yacht privati o pescherecci.
Il numero di attacchi registrato ogni anno rischia inoltre di essere impreciso. Molte compagnie, infatti, sembra non abbiano voglia di intraprendere il lungo iter necessario per denunciare il sequestro delle navi e preferiscono pagare il riscatto. Anche se infine questi pirati agiscono molto lontano dai nostri mari, noi italiani non siamo del tutto al sicuro. Come raccontato da un articolo pubblicato su Wired una nave italiana, la Remas, è stata attaccata da due piccole imbarcazioni di pirati nel novembre del 2019 nel Golfo del Messico. Risultato? Due feriti e un bel danno economico in seguito al furto del carico.
Se per molti i pirati fanno ormai solo parte di serie TV, film, giochi e libri, per i marinai che lavorano nei nostro oceani questi sono una realtà da combattere ancora oggi. Sebbene il loro numero stia diminuendo, questi corsari del XXI possono essere molto pericolosi e hanno alle spalle grossi interessi economici.