giovedì, Aprile 25, 2024

Diego Ciraudo : Le difficoltà si presentano in qualsiasi situazione bisogna solo pian piano superarle.

Diego Ciraudo , nato a Battipaglia nel 1991. Custodisce un bagaglio d’esperienza molto vasto nonostante la sua giovanissima età, i luoghi in cui ha vissuto sono Parigi , Varsavia , New York e attualmente vive a Vienna.

In che modo è iniziata la tua avventura nel mondo della pizza: Per puro caso, come nascono le cose più belle e pure, ero intento a progettare altro quando ricevetti una email di un corso base per pizza. Partecipai con curiosità e fu amore al primo tocco.

Hai girato moltissimo l’estero. Raccontaci il primo approccio con una città straniera : Difficile. Nuovo paese, nuova lingua, nuove tradizioni, vivere da solo. Mi feci forza con la mia più grande passione che è la scrittura e da quell’esperienza nacque il mio libro “Diario dell’anima“, che ha avuto anche un discreto successo.

Le motivazioni per cui hai deciso di lasciare l’Italia: Mi soffocava la mentalità dei miei conterranei, mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Dovevo cambiare aria, crescere, maturare, fallire ed imparare a rialzarmi da solo.

Hai partecipato a diverse gare in Italia, quali ti hanno dato maggior soddisfazione : Le due edizioni del trofeo Caputo a Napoli, due esperienze bellissime che mi hanno dato la possibilità di conoscere molti colleghi ed instaurare amicizie che ancora durano. L’anno scorso ho partecipato al Sigep di Rimini nello stand dei Molini Riggi e di Solania, insieme al maestro Vito De Vita e grazie a quell’esperienza si è creato un rapporto solido che è cresciuto ancora di più quando mi è stato affidato l’incarico di coordinatore dell’area food al Sanremo Village.

Hai delle critiche da rivolgere alla ristorazione italiana: Si bada troppo ai costi. C’è  ossessione per il risparmio che a mio avviso non porta da nessuna parte. Vendiamo cibo ed è importante servire al cliente sempre il meglio, anche se questo comporta il doverci guadagnare un po’ in meno.

Deduciamo quindi che all’estero ti senti più valorizzato : No, secondo la mia esperienza, devo dire che sono molto più apprezzato in Italia. All’estero sei solo un numero. I titolari però sono principalmente imprenditori con una mentalità molto più costruttiva e lasciano più spazio e possibilità di esprimersi secondo le proprie attitudini.

Consigli quindi a giovani allievi di seguire il tuo percorso: Consiglio di seguire l’istinto e non escludere nessuna possibilità , provare e riprovare quante più esperienze si riesce, senza perdere però la lucidità. Le difficoltà si presentano in qualsiasi situazione bisogna solo pian piano superarle. Anche per me è stato cosi, la strada è stata tutta in salita e anche oggi si lotta sempre.

E’ davvero possibile portare la nostra tradizione all’estero: Sì, ma con qualche compromesso, non tutto ciò che mangiamo noi è apprezzato e gradito all’estero. Ad esempio in Italia piace moltissimo la pizza con le patate, all’estero carboidrati con carboidrati sono inconcepibili.

Nella scelta delle materie prime hai riscontrato dei limiti nel reperire ingredienti italiani Qualcosa sì, ma la maggior parte dei prodotti riesce ad arrivare in tutto il mondo anche rapidamente, siamo molto fortunati a vivere in quest’epoca sotto questo aspetto.

Sei portavoce di un Brand: No. Non mi sono mai legato a nessuno e non so se mi piacerebbe farlo. Sono, però, nell’albo Pizzaioli Veraci  (AVPN) e questo per me è un motivo di vanto.

La pizza che consigli ai clienti a Vienna: Quest’estate è stata richiestissima’’ L’ Amalfitana’’, è una semplice bianca al cotto con provola, condita, in uscita , con stracciatella di bufala, fettine di limone e un pizzico di pepe. Freschissima ed apprezzatissima. E anche ‘’O’ Cornicion’’ . Creazione mia e del mio collega Bernardo Sollo. Consiste in un cornicione ripieno di una crema di ricotta , peperoni al miele e condita con pomodorino del piennolo del Vesuvio, peperoncini (friggitelli) fior di latte. In uscita una cascata di taralli sbriciolati e basilico fresco.

 

Clementina Paone
Clementina Paone
L'ironia è il lato intelligente dell'ipotenusa di una persona. Di base ce l'ha solo chi ne è all'altezza.

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