Il 26 agosto 1789 l’Assemblea Costituente francese approvò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, il documento più celebre della rivoluzione francese. Da un lato, infatti, costituì l’atto di morte dell’ancien régime, dall’altro, era destinato a diventare un punto di riferimento per il futuro dell’Europa e della democrazia.
La storia della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino
Un preambolo e trenta articoli che hanno ridato dignità agli uomini di tutto il mondo riconoscendone i diritti inalienabili. La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino fu sancita dopo appena sei settimane dalla presa della Bastiglia e tre dall’abolizione del feudalesimo. Ideato sul modello della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America e rielaborato su un primo testo presentato da La Fayette, il documento scatenò uno sconvolgimento generale nella società del tempo. Questo, infatti, si faceva portavoce di una rivoluzione etica senza precedenti. In primo luogo, grazie al principio di uguaglianza di fronte alla giustizia che eliminava finalmente i privilegi delle classi più elevate.
I grandi assenti del documento
La rilevanza e il successo della Dichiarazione non nascondono i due grandi assenti del documento: gli schiavi e le donne. Non vi è alcun riferimento al ruolo della donna e all’abolizione della schiavitù. La più completa critica nei confronti della Dichiarazione è incarnata nella Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, di Olympe de Gouges. La scrittrice, trascrivendo il documento originale completamente al femminile, difende i diritti delle donne, rimproverando la Rivoluzione francese di averle dimenticate nel suo progetto.
La grande influenza del testo e i principi maggiori
Nonostante tutto, è innegabile che il documento rappresenti un’apripista per la democrazia della società contemporanea. Ecco alcuni dei principi più importanti, i quali, hanno gettato le basi della nostra libertà.
3. Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione. Nessun corpo, nessun individuo può esercitare un’autorità che da essa non emani espressamente.
4. La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri; cosi l’esistenza dei diritti naturali di ciascun uomo non ha altri limiti che quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. Questi limiti non possono essere determinati che dalla legge.
11. La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei più preziosi diritti degli uomini; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere e pubblicare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge.