Il diabetologo italiano Camillo Ricordi crea il suo avatar per curare anche dopo la morte. Il suo team è composto da ricercatori, giovani ingegneri informatici, che hanno dato vita in USA ad un progetto del tutto innovativo. Si tratta della creazione di un avatar, che consentirà di curare i pazienti anche dopo la sua morte.
Diabetologo crea il suo avatar: potrà interagire con i pazienti?
Il progetto supportato dalla società SyntLife Corp’, prevede lo sviluppo di una psiche artificiale del Dottor Ricordi. Il suo Avatar digitale che sarà pronto nel 2021 potrà aiutare i medici a seguire migliaia o milioni di assistiti nel mondo. Pertanto anche dopo la sua morte, l’Avatar interagirà con i pazienti e costruirà la loro cartella clinica. “Il mio ‘avatar’ potrà lavorare insieme a me,” dichiara Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute e Cell Transplant Center dell’Università di Miami e componente del Consiglio superiore di sanità. “Questa mente artificiale non si fermerà mai. Continuerà a imparare in base agli input e anche dopo la mia morte. Sarà autosufficiente e continuerà a lavorare. Ci vorranno 3-6 mesi per creare l’avatar e un anno per svilupparne le capacità di apprendimento, che comunque è più veloce di un essere umano” .
Il progetto, per sostenere i malati di diabete
L’idea del progetto parte dalla necessità di seguire un maggior numero di pazienti che con uno staff di 4-5 persone risulta difficile. Perciò con la telemedicina e l’intelligenza artificiale si ha la possibilità di poter elaborare in pochi secondi, o modificare, la terapia insulinica di un paziente. Cosa che di norma, richiede l’analisi di tantissimi fattori. Ma un computer può dare una risposta immediata.
Un software avanzato
L’intelligenza artificiale è un ramo dell’informatica che riguarda la programmazione di sistemi che permettono ai computer, di acquisire delle caratteristiche tipicamente umane. A tal uopo verrà utilizzato il software Hio (Hyper Io). Un sistema di intelligenza artificiale in grado di simulare la personalità apparente degli utenti. Alla base di questi sistemi vi è un algoritmo. L’uso dunque di reti neurali e di algoritmi sono in grado di riprodurre dei ragionamenti tipici degli esseri umani. Come il prendere decisioni e il risolvere i problemi in base anche al contesto. A tal fine diverse sono le soluzioni.