venerdì, Aprile 19, 2024

Detenuti in rivolta nel carcere di Salerno

È già da qualche ora che presso la casa circondariale di Salerno 200 detenuti hanno innescato una rivolta, a quanto sembra, scoppiata a seguito dell’annunciata sospensione dei colloqui per l’emergenza coronavirus, inizialmente disposta, come si legge nella bozza di decreto, fino alla fine di maggio.

Diversi danni sono stati arrecati ad un intero piano della struttura.

Armati di ferri delle brande, i rivoltosi hanno distrutto quanto potevano; avrebbero addirittura divelto le inferriate poste all’esterno delle finestre, riuscendo a salire sui tetti.

Gli agenti della polizia penitenziaria, guidati dal comandante Gianluigi Lancellotta, stanno ancora tentando di domare la rivolta. Sul posto anche il questore di Salerno e il comandante provinciale dei carabinieri.

Questi avvenimenti purtroppo sono il sintomo di un sistema al collasso, proprio ieri in sede di contrattazione si chiedeva alla direzione di attivare presso i competenti uffici la richiesta di un interpello nazionale straordinario, onde poter ripristinare quel minimo di sicurezza indispensabile a chi opera a tutela della collettività, come gli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria. Servono interventi urgenti non più rinviabili”, dichiarano il segretario regionale Fns Cisl Lorenza Sorrentino e il responsabile area metropolitana Cisl Luigi D’Ambrosio.

Il carcere è presidiato all’esterno dalle altre forze dell’ordine e sorvegliato dall’alto da un elicottero. Inutile il tentativo di una trattativa da parte del direttore del carcere e del comandante, allontanati con il getto degli idranti in possesso dei rivoltosi.

Sono intervenuti anche rinforzi della Polizia penitenziaria dalla regione.

Il direttore del carcere e il comandante degli agenti della Penitenziaria in servizio nell’istituto stanno ancora lavorando per riportare la situazione alla calma. Sul posto sono accorsi anche il provveditore degli istituti di pena della Campania ed altre autorità preposte all’ordine pubblico.

Si apprende a malincuore che queste proteste non sono state le uniche registrate nelle ultime ore.

Il segretario regionale e il presidente dell’Uspp Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti hanno infatti dichiarato che “Proteste, per fortuna subito rientrate, come quelle in atto nel carcere di Salerno, si sono registrate oggi anche nell’istituto penitenziario di Carinola e nel carcere napoletano di Poggioreale”.

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