Nasce oggi a Roma “Articolo 1 – Democratici e Progressisti”, nuova forza politica a sinistra del Partito democratico.
Questa mattina gli scissionisti bersaniani del Pd Roberto Speranza ed Enrico Rossi e il fuoriuscito da Sinistra Italiana Arturo Scotto, hanno presentato il loro piano programmatico alla Città dell’Altra economia a Testaccio.
Il progetto di governo di Speranza riparte dall’articolo 1 della Costituzione, definito dall’ex capogruppo dem alla Camera “il tratto identitario più bello della nostra comunità nazionale”. Lavoro e giovani le priorità, ma non solo. Ricostruire il centro sinistra, libero da “smanie autoreferenziali”. Un percorso che porti a superare le evidenti fratture tra l’elettorato e la sua rappresentanza che hanno caratterizzato tre momenti chiave del governo Renzi: Jobs Act, la Buona Scuola e il referendum sulle trivelle.
“Ho lasciato il Pd perché ha snaturato la sua natura”: con queste parole il governatore della Toscana Rossi giustifica la sua adesione a Democratici e Progressisti. “Partiamo dal blocco sociale che vogliamo rappresentare, sarà ampio, dagli umili al ceto medio” spiega Rossi. Un nuovo centrosinistra che punti sui contenuti “per combattere la destra e il populismo perché non sarà un moderatismo centrista che ci potrà salvare”.
Anche per Arturo Scotto “ è finito il tempo dei rimpianti, è il momento di rimetterci in cammino per ricostruire la speranza e lo faremo testa alta”. Per l’ex capogruppo di Sel “un nuovo inizio è l’uguaglianza, la bussola della nostra identità” e prosegue auspicando l’abolizione dei voucher e l’introduzione del voto a data certa per i provvedimenti proposti dal Governo.
Grande assente della giornata il governatore della Puglia Michele Emiliano. A una settimana dall’incontro al Teatro Vittoria a Roma, il triumvirato antirenziano Speranza – Rossi – Emiliano perde uno dei suoi protagonisti. L’ex sindaco di Bari ha deciso infatti di restare nel partito democratico e sfidare Renzi alle primarie per la segreteria del prossimo 30 Aprile.
A breve verrà costituito il gruppo parlamentare Dp (Democratici e Progressisti) in cui confluiranno circa 50 deputati. Banco di prova della nuova formazione politica sarà il sostegno al governo Gentiloni. Speranza sottolinea che il sostegno al Governo non è in discussione, ma alcune divergenze potrebbero emergere sul voto ai decreti sicurezza e immigrazione del Ministro degli Interni Minniti. Provvedimenti molto contestati nell’area Sel e su cui il voto rischia di essere tutt’altro che scontato.