Decreto cura: previsti i domiciliari per detenuti con pene inferiori a 18 mesi

Il Governo è intervenuto anche a favore dei detenuti, dopo le ultime sommosse avvenute nei giorni scorsi in numerosi carceri. Per affrontare la delicata questione dei detenuti in carcere, nel decreto cura 17 marzo 2020 n°18, sono stati concessi dei benefici, per scongiurare un’epidemia all’interno dei carceri, in particolare il decreto cura ha previsto la detenzione domiciliare per i detenuti condannati agli arresti per un periodo pari o inferiore a 18 mesi e per tutti quelli a cui resta da scontare meno del periodo menzionato salvo che riguardi:

a) soggetti condannati per taluno dei delitti indicati dall’articolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni e dagli articoli 572 e 612-bis del codice penale;

b) delinquenti abituali, professionali o per tendenza, ai sensi degli articoli 102, 105 e 108 del codice penale;

c) detenuti che sono sottoposti al regime di sorveglianza particolare, ai sensi dell’articolo 14-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, salvo che sia stato accolto il reclamo previsto dall’articolo 14-ter della medesima legge;

d) detenuti che nell’ultimo anno siano stati sanzionati per le infrazioni disciplinari di cui all’articolo 77, comma 1, numeri 18, 19, 20 e 21 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230;

e) detenuti nei cui confronti sia redatto rapporto disciplinare ai sensi dell’articolo 81, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230, in quanto coinvolti nei disordini e nelle sommosse a far data dal 7 marzo 2020;

f) detenuti privi di un domicilio effettivo e idoneo anche in funzione delle esigenze di tutela delle persone offese dal reato

Tutte queste misure adottate per prevenire la diffusione del coronavirus nei penitenziari, soprattutto al sud, dove vi è un sovraffollamento e diventa impossibile rispettare le distanze di sicurezza, evitare qualsiasi contatto,  rispettare le misure igieniche adottate normalmente nella vita quotidiana di ciascuna persona.

Rimangono vietate le visite dei familiari all’interno del carcere, anche le attività del personale volontario sono interrotte per tutelare maggiormente la salute dei detenuti. Non potranno beneficiare delle misure premiali tutti coloro che hanno partecipato alle sommosse violente verificatesi nei giorni scorsi nei 27 penitenziari carcerari, la lettura di tutte le misure in ‘’Disposizione di detenzione domiciliare’’ sono contenute nel decreto all’art. 123.

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