Un riallestimento temporaneo della sala del Colosso e della Gipsoteca accoglie oggi i visitatori della Galleria dell’Accademia di Firenze. Infatti, non sono ancora terminati i lavori di consolidamento delle capriate dell’ambiente che ospita “Il ratto delle Sabine”. Il museo partecipa all’esposizione artistica degli Emirati arabi presentando una copia di David a Dubai.
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Perché una copia di David a Dubai?
La Galleria dell’Accademia di Firenze ha partecipato a un progetto del Commissariato per la presenza dell’Italia a Expo Dubai. La riproduzione della scultura di Michelangelo è collocata nel Padiglione del Belpaese a rappresentare l’ideale di bellezza e armonia che unisce le persone. L’evento a cui partecipano aziende da tutto il mondo è in programma dall’1 ottobre al 31 marzo 2022.
La riapertura del museo
I visitatori trovano nella tribuna del David anche le sculture in gesso di Lorenzo Bertolini. La Gipsoteca, la sala del Colosso, quelle Bizantine e il primo piano sono inagibili a causa dei lavori e la direzione ha quindi predisposto un allestimento temporaneo. Così le opere sono visibili e apprezzabili in un contesto diverso dal solito. Gli interventi proseguiranno per tutto il 2021 e al termine la Galleria dell’Accademia sarà aperta completamente. Dalla biglietteria si accede quindi al locale degli strumenti che è collegato agli spazi per le mostre temporanee. Da oggi l’esposizione è aperta dalle 9 alle 18.45 con ultimo ingresso alle 18.15. Il museo è accessibile dal giovedì alla domenica e nel weekend è richiesta la prenotazione.
I lavori alla Galleria dell’Accademia
Gli interventi appaltati durante il periodo del lockdown riguardano gli impianti di ventilazione e illuminazione. Sono opere di manutenzione ordinaria che la direzione ha realizzato per dotare il museo di sistemi moderni ed efficienti. Le luci nuove così migliorano la percezione di dipinti e pale d’altare. Inoltre, nella sala del Colosso proseguono i lavori di messa in sicurezza delle capriate. Alcuni dipinti sono ancora all’interno del locale perché lo spostamento potrebbe danneggiarli e ciò rende più complesso il completamento.
La copia del David a Dubai
Il progetto per riprodurre il David ha coinvolto i tecnici di Hexagon Italia e il restauratore Nicola Salvioli. Grazia Tucci, docente del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Firenze, si è occupata della digitalizzazione della scultura del giovane re. L’opera ha un rivestimento di resine e polvere di marmo lavorato per ricreare le finiture dell’originale.