La domenica appena trascorsa è stata segnata da una lunga discussioni a Teheran, tra le autorità iraniane e il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Obiettivo: consentire il proseguimento dei lavori dell’AIEA, affinché possa verificare in loco che il programma nucleare dell’Iran rimanga puramente civile.
Riunione a Bruxelles?
Proprio oggi, i ministri degli esteri europei, stanno discutendo in videoconferenza con il nuovo segretario americano Antony Blinken. Uno dei punti chiave della riunione, è riportare gli Stati Uniti nel JCPoA. In questo modo sarà possibile farlo evolvere in una direzione più ferma e senza proibire alcun programma nucleare per l’Iran.
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Cos’è il JCPoA?
È il Piano d’azione globale congiunto firmato il 14 luglio 2015 a Vienna. L’accordo mirava a limitare il programma nucleare dell’Iran, in procinto di essere equipaggiato con la bomba nucleare. Fanno parte di questo accordo gli USA e Iran, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Unione Europea.
Macron chiede che si possa coinvolgere Israele
Il presidente francese Macron spera che si possa trovare un modo per coinvolgere Arabia Saudita e Israele. In quanto considerate “partner chiave” e direttamente coinvolte in queste discussioni. L’Arabia, perché avversario storico dell’Iran. E Israele, in quanto vede l’Iran come il suo avversario più pericoloso, e contrario al JCPoA. Per questo motivo Joe Biden si è mostrato decisamente neutro. Da un lato, si è dichiarato pronto a riprendere i negoziati. Ma dall’altro, ha aggiunto: “Dobbiamo assolutamente rispondere alle attività destabilizzanti dell’Iran in Medio Oriente. Lavoreremo a stretto contatto con i nostri partner europei e gli altri.”
Siria: attacco missilistico israeliano
Nel mentre i continui attacchi aerei effettuati da aerei da guerra israeliani in Siria rappresentano, al momento, una minaccia evidente e persistente. In un contesto più ampio, la minaccia si estende agli alleati della Siria e Teheran. Il proposito è probabilmente aumentare le tensioni con l’Iran. Una nazione che ha impegnato moltissime risorse e manodopera per raggiungere l’obiettivo di stabilizzare la Siria e porre fine al conflitto altamente distruttivo.
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