Era il Salone di Torino, e la Fiat Cinquecento presentata concept, prototipi e edizioni speciali. Ecco tutti i modelli dal 1992.
Quali modelli arrivano dal 1992?
Occorre dire che, dei concept presentati al Salone, nessuno venne poi prodotto in modo ufficiale dalla Fiat. Rimane però ancora oggi l’esempio perfetto della produttività italiana, che all’epoca si avvaleva di carrozzieri eccellenti e di istituti di design. Vediamo alcune di queste auto.
Cinque auto che non hanno mai visto la luce
Fiat Cinquecento Birba
Primo prototipo di una scoperta a 4 posti, nasceva da un’idea dell’atelier Maggiora, lo stesso che dal 1995 si sarebbe occupato della produzione della Fiat Barchetta. Al contrario di altri elementi di questa lista, venne effettivamente realizzata, anche se in pochi esemplari a richiesta, sempre dalla Maggiora.
Cinquecento Cita
Abbiamo invece qui una 2 posti, creata dalla carrozzeria Stola. La capote in tessuto adottava un lunotto in PVC: in seguito quest’ultimo venne realizzato in vetro sulle spider e sulle cabriolet, mentre la capote era alternata da tettucci retraibili elettricamente. Come anche sulla Birba, i paraurti e i fascioni erano verniciati a contrasto con la carrozzeria. Potrebbe quindi essere considerata come l’antenata delle coupé-cabriolet nate nel decennio successivo.
Fiat Cinquecento Fionda
Quest’auto nasceva da un’idea della carrozzeria Coggiola. Le sue linee morbide facevano pensare ad una piccola coupé, che sarebbe stata reinventata due anni dopo dalla Opel con il modello Tigra.
Cinquecento 4×4 Pick-up
Potremmo equiparare quest’auto ad un crossover, con le sue quattro ruote motrici e il montante centrale fisso. In una sua particolare configurazione poteva rappresentare un misto tra le fuoristrada scoperte del tempo, la Suzuki Samurai e la Vitara soft top. Infine, i sedili posteriori potevano richiudersi nel pavimento in caso non fossero necessari. Nei modelli odierni, possiamo trovare una particolarità analoga nella Citroën C3 Pluriel.
Fiat ID Cinquecento
Concept nata nell’Italdesign di Giugiaro, reinterpretava la Cinquecento con le forme di una monovolume. Anche questa vettura non ebbe una realizzazione pratica, ma la Daewoo la prese ad esempio per creare la sua Matiz.
Fiat Cinquecento Rush
Lo sviluppo era quello di una piccola citycar, l’aspetto quello di una moderna dune buggy, il tutto firmato dall’atelier Bertone. Le sue caratteristiche da prototipo non precludevano una possibile realizzazione nel concreto, e le sue forme morbide erano in linea con i prodotti che l’avrebbero seguita.
Cinquecento Grigua
Il modello più avveniristico della lista è la Fiat Cinquecento Grigua. Immaginata dall’I.De.A Institute di Torino, possedeva grandi superfici vetrate e forme ancora attuali. Il posto del guidatore si collocava nel centro, mentre due passeggeri potevano trovare spazio ai due lati, in posizione più arretrata.
Fiat Cinquecento Z-Eco
La Z del suo nome era l’iniziale di Zagato, il suo atelier di nascita. Il concept nasceva con l’idea di integrare altre modalità di trasporto insieme alle quattro ruote, ad esempio nelle zone con piste ciclabili.