venerdì, Aprile 19, 2024

Da Settembre tendenze meteo climatica esplosiva questi i dati di AccuWeather

AccuWeather, da Settembre tendenze meteo climatica Esplosiva. Il non Autunno. Dopo un’estate molto calda, l’autunno potrebbe presentare il conto con pericolo di fenomeni violenti e alluvioni

L’Estate 2021 è ormai avviata al suo percorso finale ed è stato un percorso piuttosto accidentato con il meteo estremo a farla da padrone in Europa e non solo. Le eccezionali alluvioni su parte del Centro Europa si sono contrapposte al super caldo e agli immani incendi verificatisi sul sud del Continente. Speriamo che Settembre tendenze non siamo come sono altrimenti sarà catastrofico.

Breve premessa di Federico De Michelis . Ho scelto per l’articolo redatto in parte da Mauro Meloni un titolo ELOQUENTE con “Settembre tendenze esplosiva” perché AccuWeather prospetta vari eccessi meteorologici. AccuWeather presenta il rischio che ben tre uragani tropicali raggiungano l’Europa, piogge copiosissime per l’Italia. Cicloni mediterranei.

Ecco Settembre tendenze che a me questo appare come un NON Autunno, perché tale stagione dovrebbe accompagnarci dall’Estate verso l’Inverno, ma che secondo AccuWeather si mostrerà aggressiva, eccessiva, e non vorrei che poi l’Inverno che verrà sia un NON Inverno come altri anni. Insomma, i cambiamenti climatici stanno sempre più impattando con l’evoluzione meteo climatica tipica delle varie stagioni, e le stagioni di un tempo non ci sono più.

Mauro Meloni.

Temperature record si sono misurate a più riprese nelle ultime settimane, fino al record europeo recentissimo di temperatura più alta mai rilevata prima in tutta Europa, con i +48,8°C misurati nei pressi di Siracusa. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale sarà chiamata a confermare o meno questo dato.

Inevitabilmente adesso si punta lo sguardo in avanti per capire quello che potrà essere il meteo dell’autunno. Il caldo estremo dell’ultimo periodo non è certo un buon segnale in vista della nuova stagione che potrebbe quindi continuare nel trend degli episodi estremi.

Le temperature troppo elevate, in particolare dei mari, possono contribuire ad esaltare non poco le ondate pericolose di maltempo. Ci sono ovviamente timori, in virtù di un’estremizzazione climatica sempre più inarrestabile e peraltro sotto gli occhi di tutti.

Italia a rischio tempeste, le cause

Le proiezioni di AccuWeather, autorevole centro meteo degli Stati Uniti, non tranquillizzano più di tanto. Anzitutto pare che l’autunno 2021 sarà dominato dallo sviluppo del fenomeno de La Niña. L’Italia potrebbe trovarsi spesso nella linea di confine tra circolazioni di correnti diverse.

Notiamo infatti, nella mappa, come l’autunno potrebbe essere più caldo del normale sull’area balcanica e più in generale su tutta l’Europa Orientale, ma anche parte dell’Italia. Il treno delle perturbazioni colpirà l’Europa Centro-Occidentale, con diverse tempeste che potrebbero interessare anche l’Italia.

Ci sarà la minaccia di nubifragi e alluvioni, in primis per il Nord Italia, allorquando si dovessero creare condizioni di blocco o di lenta evoluzione barica. A proposito di meteo estremo, nelle coste europee atlantiche potrebbero verificarsi impatti di violente tempeste ex tropicali.

Se verrà confermato questo scenario, con un autunno piuttosto caldo e a tratti turbolento, le temperature dei mari potrebbero mantenere notevole calore più a lungo. Ci sarà quindi da non sottovalutare il rischio di tempeste anche sul Mediterraneo, i cosiddetti Medicane.

Mauro Meloni

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La riflessione a cura di Federico De Michelis

La Niña è una sorta di opposto di El Niño, un evento che si concretizza nientemeno nel lontanissimo Pacifico, ma che influenza tutto il Mondo e l’Europa, dove una rilevante novità già citata dal collega Mauro Meloni: nei mesi dell’autunno meteorologico, tra settembre, ottobre e novembre, le aree di bassa pressione che hanno dominato la parte settentrionale dell’Europa nel trimestre estivo, scenderanno gradualmente di latitudine, immettendo la loro forza sull’Italia.

Insomma, per intenderci, La Niña, potrebbe favorire l’abbattimento della siccità presente su molte regioni italiane, favorendo il deposito di piogge ingenti, e gran neve sulle Alpi.  E vedrete che inizieranno i problemi dalle nostre parti, per il marcato contrasto termico iniziale delle differenti masse d’aria.

C’è la concreta possibilità che quest’autunno si realizzino frequenti cicloni mediterranei, quindi occasione per acute ondate di maltempo. E se dovesse seguire la tendenza degli anni passati, si potrebbero formare aree di bassa pressione con caratteristiche esplosive. Inoltre, ci sono le ideali condizioni per la genesi di TLC, i cicloni mediterranei.

Ma non finisce qui, il centro meteo americano stima che circa tre uragani tropicali provenienti dalle aree tropicali, impattino verso l’Europa occidentale. A rischio saranno il nord ovest della Spagna, il Portogallo e parte delle Isole Britanniche.

Ma i tropici non saranno l’unica fonte di tempeste in autunno. Come abbiamo detto, il Mediterraneo potrebbe esser fonte di tempeste. E gli scorsi anni, ne ha pagato maggiormente le conseguenze la Grecia.

La Niña che si intensificherà durante l’autunno e prevarrà durante l’inverno, porterebbe avviare una stagione di tempeste simile alla stagione 2020-2021 nell’Europa occidentale. Un numero che è stato quasi normale e i meteorologi di AccuWeather si aspettano lo stesso quest’anno.

Il susseguirsi di perturbazioni oceaniche contribuirà a mantenere le temperature prossime alla media durante l’autunno, con limitata possibilità di avere ondate di calore, ha spiegato il dottor Roys. Per altro, diverse giornate si potrebbero avere temperature sotto la media.

Una riflessione.

Il susseguirsi di fronti oceanici porterà tanta pioggia (anche neve) nelle Alpi, le Prealpi, le regioni tirreniche, l’Appennino del settore ovest, la Sardegna occidentale esposta ai venti da ovest, il nord e l’ovest della Sicilia. Ma è probabile che si generi il solito vuoto di pioggia, ovvero l’ombra pluviometrica ad est dell’Italia, con conseguente deficit dalla Romagna alla Puglia, e sino alla Sicilia orientale.

Da queste parti, però, si potrebbero avere giornate con super piogge, con conseguente rischio alluvionale, che è tipico di quelle aree, e che accentuerà la condizione già citata in passato, di desertificazione.

Quando piove eccessivamente in brevi periodi intervallati da lunghissime fasi siccitose, le temperature per lunghi periodi sono sopra la media, i processi di desertificazione sono avviati, anche se conseguono altri elementi. Questo non vuol dire che ci sarà il deserto a breve da Ancona a Bari, da Lecce sino a Catania.

Fonte: Meteo Giornale

Leonardo Pietro Moliterni
Leonardo Pietro Moliterni
Presidente dell'Associazione L'Ancora Capo Redattore Responsabile ma sono soprattutto giornalista, foto reporter e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Ho sposato Periodicodaily.com e Notiziedaest.com ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Sono un libero giornalista indipendente porto alla luce l'informazione Nazionale e Estera .. Soprattutto Cronaca, Meteorologia, Sismologia, Geo Vulcanologia, Ambiente e Clima.

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