giovedì, Aprile 18, 2024

Crisi Governo Conte bis cosa succederà? (Con video)

Si apre la crisi del governo Conte bis a seguito del ritiro dei ministri di Italia Viva Bellanova e Bonetti. Anche se la circostanza non sembra scoraggiare Giuseppe Conte che si dice pronto a gestire “una situazione così complessa, così difficile“. Oltre a mantenere ferma la proposta di un “patto di fine legislatura”, il premier sta già pensando alle possibili soluzioni per scongiurare la caduta dell’esecutivo. Soprattutto, Conte ha invitato gli esponenti delle altre forze politiche a un tavolo politico per discutere in modo “leale e costruttivo“. Ma si andrà verso un Conte ter? Ecco cosa potrebbe succedere.

Crisi Governo Conte bis: cos’ha detto Renzi?

Risveglio amaro per il premier dopo che Matteo Renzi ha aperto la crisi del governo Conte bis. In conferenza stampa, infatti, il leader di Italia Viva ha annunciato le dimissioni di due ministri Teresa Bellanova e Elena Bonetti. Oltre a quelle del sottosegretario Ivan Scalfarotto. L’incontro iniziato verso le 18.20 di mercoledì 13 gennaio, ha spiegato Renzi, è valso a “fare il punto sulla situazione politica del Paese“. In particolare, il capo Iv ha osservato: “Credo che siano momenti molto difficili“. Poi ha aggiunto: “Chi sa la fatica che si fa a dimettersi in politica sa che ci vuole grande coraggio e grande libertà per farlo“. E ancora: “È molto più difficile lasciare un posto, una poltrona che non aggrapparsi nella tenace ricerca dello status quo“. Infine, ha concluso: “Noi viviamo una grande crisi in questo momento nel Paese“.

La dichiarazione di Renzi

Durante il suo discorso, Matteo Renzi ha tenuto a precisare come “la crisi di governo sia aperta da mesi, e non sia stata aperta da Iv“. Poi ha sottolineato come di fronte alle sfide della pandemia il senso di responsabilità sia l’unica via possibile per risolvere i problemi. Ai giornalisti, Renzi ha replicato che l’esito sarà deciso da Conte. E ha chiarito: “Ho messo un solo paletto, no a ribaltoni e no alla destra sovranista e antieuropeista“. “Poi siamo pronti a discutere di tutto: un governo con la stessa maggioranza, un governo tecnico oppure andare all’opposizione“, ha aggiunto il leader. Infine, ha assicurato: “Non ci interessa il nostro destino, ma quello del Paese“.

Renzi ritira i ministri: la conferenza stampa

Siamo pronti, insomma, ad andare all’opposizione, perché non si vota ora, perché in Parlamento ci sono le condizioni per non andare alle urne“, ha aggiunto confermando la disponibilità a restare “nella maggioranza, se ci vogliono“. Di certo, queste dichiarazioni hanno irritato il Premier Conte che ha commentato: “Purtroppo Italia viva si è assunta la grave responsabilità di aprire una crisi di governo“. E ha aggiunto: “Sono dispiaciuto e rammaricato, ho fatto di tutto per evitare questo gravissimo danno al Paese, in piena pandemia. Vi chiedo un’ultima prova, facciamo tutto quello che serve agli italiani per la grave crisi sanitaria ed economica“.

Crisi governo Conte bis: cosa ne pensa Matarella?

Al momento, il Presidente Mattarella sembra farsi da parte e lasciare carta bianca a Giuseppe Conte. Già ieri, infatti, il leader dell’esecutivo aveva anticipato al Capo dello Stato le sue preoccupazioni su una possibile crisi di governo per il ritiro dei ministri di Iv. Inoltre, il Premier aveva avanzato l’ipotesi di sostituire i deputati con un gruppo di “responsabili” quando Mattarella ha commentato: “Cercate di uscire velocemente dalla condizione di incertezza in cui versa il governo, c’è l’allarmante situazione causata dalla pandemia da affrontare“. E concluso: “Per il resto, la sintesi sta a lei“. In questo modo il Presidente della Repubblica si conferma estraneo al ruolo di “terza gamba” a sostegno dell’esecutivo.

Crisi governo Conte bis: cosa succederà?

Non tratto più con Renzi, ci vedremo in Aula“, ha commentato il Premier, che ora cerca una soluzione a quella che viene considerata una “crisi al buio”. Come ricorda Conte, infatti, per scacciare le tenebre basterebbe accendere un lume. E tutto torna possibile. Ma in questo momento quali potrebbero essere le carte a disposizione del leader dell’esecutivo? Soprattutto, Conte riuscirà a superare una seconda crisi dopo quella dell’8 agosto del 2019? Come si ricorderà, all’epoca era saltata l’alleanza con il leader della Lega, Matteo Salvini, che chiedeva “pieni poteri”. Ora, sarebbero sarebbero quattro le soluzioni che si prospettano, secondo il dettato costituzionale. Ecco come Conte potrebbe giocare la prossima mano.

Le possibili soluzioni alla crisi di governo Conte bis

Per Conte un primo modo per scongiurare la caduta del governo sarebbe trovare una nuova maggioranza parlamentare pronta a sostenerlo. In realtà, la possibilità non sarebbe così remota, almeno in teoria. Ma se i numeri ci sarebbero, andrebbe verificato se esista anche una volontà condivisa. In questo caso, il premier dovrebbe creare una nuova coalizione con deputati che non abbiano un’identità politica ben definita. Tuttavia, il fatto che sia una soluzione possibile non significa sia anche la migliore. Collezionando ministri “senza casacca”, infatti, il rischio sarebbe quello di mettere in piedi un “castello di carte” per restare nella metafora. Ma nemmeno la seconda possibilità è scevra di conseguenze, ossia creare un esecutivo con esponenti M5S senza Conte come premier. Perché appare arduo tenere insieme una simile squadra di governo senza un “collante” idoneo.

Le altre possibilità

Ulteriore possibilità sarebbe creare un governo “di scopo”, limitato e immediato, che porti alla conclusione della legislatura del 2023. In effetti, diversi partiti dell’opposizione hanno già confermato la propria disponibilità. Il problema, però, resta quello di stabilire se una squadra simile possa avere autorevolezza sul piano nazionale e internazionale. Quindi, l’ultimo scenario sarebbe sciogliere le Camere e andare a elezioni anticipate. Anche se non sono chiari i nuovi equilibri politici rispetto ai quali gli elettori dovranno scegliere. Così come Conte non ha ancora precisato se si presenterà o meno con una propria lista.


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Per altre informazioni è possibile visitare il sito ufficiale del governo.

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