Craftcore: cos’è l’ultima tendenza della moda

La moda ha riscoperto il craftcore, ovvero l'importanza dei lavori fatti a mano. La qualità ma anche la sostenibilità di questa pratica la stanno riportando alla ribalta anche tra i grandi marchi del fashion.

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Moda: cos'è il craftcore
Cos'è e perché si sta affermando il craftcore.

Il 2020, l’anno del lockdown durante il quale tante persone, per contrastare la noia delle chiusure hanno riscoperto la cucina o il fai-da-te, ha portato anche il mondo della moda a riflettere sull’importanza dell’artigianato e dei lavori fatti a mano. Fino a quel momento, infatti, si era affermata la cosiddetta fast-fashion, ovvero l’esigenza di produrre tanto e velocemente. Invece, proprio in questo periodo caratterizzato dalla drammatica epidemia di coronavirus, è stato riportato alla ribalta il valore dei ricami, della lavorazione con i ferri da maglia, del punto croce e di tante altre lavorazioni artigianali che sono state definite craftcore. Un nome, questo, che si è diffuso grazie alla rivista Nylon.

Dunque non è un caso se, durante le sfilate della Primavera-Estate 2021 grandi marchi come Fendi, Alberta Ferretti, Valentino, Bottega Veneta e tanti altri, abbiano optato per l’uncinetto, il tie-dye, le perline o il ricamo raffinato.

L’India è sempre stata tra le principali sostenitrici del craftcore. Qui, ad esempio, Aneeth Arora (che lavora per Però) è costantemente in contatto con l’artigianato locale ma anche con donne rifugiate provenienti dall’Afghanistan, che realizzano lavori a maglia o decorazioni all’uncinetto. Arora è convinta che il comparto della moda debba recuperare i cosiddetti “mestieri delle nonne” perché questi permettono non solo di ridare lustro alla qualità, ma di ampliare la possibilità di far lavorare le persone con una maggiore richiesta di artigiani.

Sulla stessa lunghezza d’onda troviamo Anamika Khanna. La stilista indiana, durante la presentazione della sua ultima collezione alla FDCI x Lakmé Fashion Week di marzo, ha dato alla sfilata il motto “fatto a mano è amore”.

Il craftcore e l’importanza per sostenibilità e lavoro

Il settore del fashion si è anche accorto di quanto possa essere sostenibile il craftcore. Il ricorso all’artigianato di qualità ed ai lavori fatti a mano, ha un impatto ambientale molto più basso rispetto alla veloce e continua produzione industriale.

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Inoltre, come abbiamo anticipato in precedenza, offre maggiori opportunità di lavoro soprattutto a tutti quegli artigiani che ormai erano stati messi da parte per fare spazio alle industrie. Un esempio è Rahul Mishra, lo stilista indiano che, dopo aver rilanciato il nodo francese, ha dato tanto lavoro a tutti coloro che sono in grado di realizzare abiti e accessori a mano, con ricami dettagliati, perline ed altre delicate applicazioni.