Cosa sarebbe successo se la Clinton fosse stata presidente

Cosa sarebbe successo se la Clinton fosse stata presidente? Nel 2016, gli Stati Uniti si sono avvicinati molto all'elezione di Hillary Clinton. E se le cose fossero andate diversamente?

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Cosa sarebbe successo se la Clinton fosse stata presidente

Cosa sarebbe successo se la Clinton fosse stata presidente? Nel 2016, gli Stati Uniti si sono avvicinati molto all’elezione di Hillary Clinton. Così come la Gran Bretagna si è avvicinata molto alla vittoria del ramain durante il referendum per la Brexit. E se le cose fossero andate diversamente?

Stanno emergendo numerose serie tv o romanzi, che uniscono il fantasy a una realtà che non è poi così assurda. I lettori e gli spettatori possono essere stanchi delle finzioni distopiche familiari, perché potrebbero confondere la realtà. Questi nuovi lavori invece, contribuiscono a dare speranza. E’ molto più evidente, nel bel mezzo di una pandemia globale, quanto questi lavori possano diventare un potente promemoria su come il mondo potrebbe essere diverso.

Ad esempio, serie come The Man in the High Castle, di Amazon, ipotizza un mondo in cui i nazisti e i giapponesi abbiano vinto la guerra. Questo genere di prodotti, possono aiutarci a ricordare i nostri pericoli politici.

Il 2016

Il 2016, ha innescato una dinamica diversa, forse, perchè in un mondo in cui tutto è girato attorno alla Brexit e alle elezioni di Donald Trump, i risultati sono stati scioccanti. E’ interessare immaginare un mondo in cui i nazisti abbiano trionfato, ma lo è ancora di più, spostare queste storie alternative vicino a casa.

Il romanzo Rodham di Sittenfeld è molto audace, perchè ci accompagna nella mente di Hillary, usando una voce in prima persona. In questo caso, le parole che leggiamo e le azioni che osserviamo sono di una persona vivente. Nonostante questo libro non sia una biografia, riesce a darci un ritratto quasi più realistico.

Il racconto dell’incontro immaginario tra Bill e Hillary riesce a trasmettere un’attrazione sentimentale e intellettuale fuori dagli schemi. Da questo incontro in poi, il romanzo devia. La Clinton perde fiducia nel personaggio di Bill e inizia la sua fiorente carriera politica.

Sittenfeld riesce sempre ad aggrapparsi a dei dettagli reali distorcendoli. Tutto ciò che scrive, nonostante sia inventato, potrebbe essere reale. Lo scrittore aggiunge un solo particolare del tutto fantastico: Donald Trump si candida alle elezioni presidenziali come un buffone del tutto innocuo. Lo stesso Donald Trump che potrebbe essere rieletto a novembre.

E se la Brexit non avesse mai vinto il referendum?

Gibson crea un analogo mondo ambientato in due tempi immaginari. Una parte è ambientata nella Londra post-apocalittica dove le persone cercano in continuazione una realtà alternativa. L’altra parte, si svolge a San Francisco nel 2017, dove il voto sulla Brexit e le elezioni presidenziali dell’anno precedente si sono svolte diversamente a causa della “riduzione della manipolazione russa dei social media”.

I personaggi, considerano le elezioni alternative e la mancanza della Brexit come due risultati positivi, e un cambiamento eclatante nel mondo. Questi racconti, non immaginano semplicemente una realtà andata diversamente. Sono dei veri e propri pozzi di speranza, rappresentando un mondo migliore. Un mondo in cui avremmo potuto vivere.

Futuro migliore

Queste opere, non hanno la presunzione di tornare indietro nel tempo e cancellare una pandemia globale, evitare il nazismo o invertire la Brexit. Eppure, sono in grado di darci un messaggio molto forte: se possiamo immaginare un passato diverso, non è così impossibile creare un futuro migliore.