giovedì, Marzo 28, 2024

Corte di Giustizia UE blocca il trasferimento dei dati personali verso server USA

La Corte di Giustizia europea ha vietato il trasferimento dei dati personali dei cittadini UE alle società statunitensi. La causa è rappresentata dal rischio del controllo di massa, dei programmi di sorveglianza, effettuato dal governo degli Stati Uniti.

La Corte di Giustizia blocca il flusso dei dati

La Corte di Lussemburgo, ha annullato EU-US Privacy Shield. Quest’ accordo tra l’ Europa e gli Stati Uniti firmato nel 2016, garantiva il rispetto degli standard sulla privacy dei cittadini europei. Le società statunitensi con questo meccanismo, potevano inviare legalmente i dati verso i propri server negli USA.

I giudici europei con la sentenza di ieri, hanno invalidato l’accordo bloccando il flusso delle informazioni, in quanto non idoneo a fornire sufficienti garanzie ai cittadini europei, contro le leggi statunitensi in materia di sorveglianza. Le autorità, inoltre, hanno definito nuove direttive alle quali le società di Paesi exta-Ue dovranno attenersi.

Il caso

Migliaia di aziende americane, che fanno affari in Unione Europea, utilizzavano questo meccanismo attraverso le piattaforme dei social media. Giganti come Facebook, Google, Apple e aziende che operano nel mercato della finanza, trasferivano in questo modo, informazioni da una sponda all’altra dell’ Atlantico.

Max Schrems un cittadino svizzero, ha denunciato il caso alla Corte Europea, per la violazione al trattamento dei suoi dati, in quanto Facebook Ireland, li aveva ceduti senza autorizzazione a Facebbok Inc. in USA, riportando alla ribalda una questione spinosa.

L’ Europa chiede Maggiori tutele

La Corte di Giustizia, ha stabilito che il trasferimento dei dati verso un Paese terzo può avvenire solo se tale Paese garantisce un adeguato livello di protezione dei dati. Le società dovranno rispettare le norme in materia di privacy presenti all’ interno dell’ Unione Europea, per cui sono tenute, a installare dei data server sul suolo europeo.

La riforma della sorveglianza diventa cruciale per gli interessi commerciali della Silicon Valley. La decisione potrebbe creare diversi problemi alle multinazionali americane e europee, che fondano il loro business proprio sull’utilizzo di questi dati.

Wilbur Ross, il segretario del commercio americano, spera di riuscire a limitare le conseguenze negative, alle relazioni economiche transatlantiche pari a 7,1 trilioni di dollari.

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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