sabato, Aprile 20, 2024

Coronavirus: #iorestoacasa… o forse no?

#restoacasa.

Da stamattina l’Italia diventa zona protetta e quindi per limitare contagi sarà utile rispettare numerose regole. La più conosciuta che gira attraverso un hashtag è #restoacasa.

Ma è davvero così facile? Forse si o forse no. Si sa che per spostarsi servirà l’autodichiarazione ai sensi del art.46 e 47 del D.P.R. dove si dichiara sotto la propria responsabilità di essere in transito solo per problematiche lavorative,situazioni di necessità,motivi di lavoro e rientro presso il proprio domicilio.

Ora vediamo cosa sta succedendo.

Manifestazioni ed eventi sono inaffti sospesi, scuole e aule didattiche con annesse biblioteche ed aule studio sono chiuse,al momento, fino al 3 aprile. Al momento rimangono fuori servizi commerciali e bar,ma con alcune restrizioni. I bar dovranno aprire,come da regolamento dalle 8.00 alle 18.00 evitando servizi al tavolo e lunghe code alla cassa. Mentre per negozi e centri commerciali la storia è un po’ diversa. Bisogna rispettare la distanza di un metro da una persona all’altra,usare detersivi,per detergere cassa e superficili comuni,con alcool ed evitare assemblamenti.

#iorestereiacasa… ma non posso.

Dunque, vorrei raccontare una piccola parentesi personale. Lavoro in un negozio nella galleria di un noto centro commerciale nel Canavese, nella regione Piemonte in provincia di Torino. In questi giorni la psicosi e la paura si sono fatte vedere, i parcheggi erano vuoti i bar deserti e nei negozi non c’era ombra di code alle casse. Le persone hanno paura, paura di qualcosa che non conoscono ancora tanto bene da saperlo affrontare. Noi,commessi,cassieri e lavoratori cerchiamo da sempre di non seminare il panico. Se dobbiamo tossire o starnutire voliamo in bagno per ebitare commenti negativi ed eventuali casi di contagio. Non abbiamo guanti e mascherine perchè non vogliamo trasmettere paura. Ma non credete che non ci sia. Abbiamo famiglie e negli ultimi giorni vediamo scene terrificanti.

Mi fa piacere leggere sui social che tutti si contrastano poichè da qualche giorno la spesa la si fa con calma un po’ per giorno e non si arriva quando i negozi stanno chiudendo chiedendo il rispetto poichè i negozi dopo la chiusura devono essere puliti. Ma andrebbe fatto sempre. Il rispetto non dovrebbe essere portato solo in caso di pandemia. Ora la mia esperienza riguarda un settore in particolare,ma credo che il discorso si possa generalizzare.

Questa notte dopo la conferenza del Premier i supermercati h24 sono di nuovo stati presi d’assalto per accaparrarsi ogni genere alimentare creando però,scompiglio, confusione e lunghe code. Quasi andando contro quello che tutti stanno chiedendo. Un sacrificio per noi, come per gli altri. Ci si appella al buonsenso e alla buona educazione di tutti.

Per evitare il contagio ci vuole davvero pochissimo. Cerchiamo quindi,di uscire di casa solo per buone ragioni e non sentiamoci supereroi.

Sara Oberto
Sara Oberto
Classe 1997. Curiosa e polemica , vive in Provincia di Torino. Sta conseguendo la Laurea in Scienze della Comunicazione.

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