domenica, Giugno 22, 2025

Coronavirus e scuole chiuse. La “Tombola delle storie” e Rodari per non annoiarsi a casa

Studenti in festa, scuole chiuse fino al 15 marzo. Per alcuni una vacanza appena iniziata, per altri una pausa già in corso. Sta di fatto che da oggi milioni di studenti italiani si sono ritrovati “inaspettatamente” a casa.

Poco importa se la chiusura è frutto di un decreto legge intento a contenere la minaccia di contagio da coronavirus, la gioia è stare lontano dai banchi di scuola per un po’!

Il COVID-19 sta costringendo milioni di italiani a cambiare le proprie abitudini, stili di vita. Tra queste “la gestione” dei bimbi a casa, soprattutto alla luce del fatto che sono vietati o “fortemente sconsigliati” i luoghi di aggregazione. Inevitabile trascorrere molto più tempo tra le mura domestiche.

COME INTRATTENERE I FELICI VACANZIERI?

Per molti di loro potrebbe essere un’occasione buona per fare scorta di tv, smartphone e videogiochi. Nulla togliendo ad un po’ di sano svago, esistono molte attività educative da proporre loro, soprattutto per i più piccoli. Si sa, i piccolini spesso diventano più insofferenti tra le mura domestiche. Conseguenza: isteria di massa di mamme, baby sitter e nonni.

COME EVITARE IL DRAMMA?

Impegnandosi in attività che potrebbero diventare l’occasione per condividere un momento genitori-figli.

La casa editrice Erickson, tra le tante proposte, offre “Le mille e una storia”, alias “La Tombola delle storie”. Una scatola “magica”, che racchiude tanti materiali in grado di stimolare l’immaginazione. Un’attività in grado di riunire l’intera famiglia, coinvolgendo grandi e piccini in racconti fantastici.

Il gioco prevede un cartellone sul quale sono raffigurati diversi elementi (oggetti, luoghi, persone), ad ognuno dei quali è assegnato un numero. Accompagnato da un sacchetto contenente tutti i numeri da estrarre, proprio come una tombola. Con una differenza, ad uscire fuori non sono ambi, terne o quaterne, bensì tante misteriose storie. Le modalità di gioco possono essere infinite, l’importante è dare libero sfogo alla fantasia. Il bimbo può estrarre 3 o 4 numeri dal sacchetto e posizionarli sul tabellone, cercando la figura corrispondente. Fatto ciò, potrà inventare la sua storia con gli elementi trovati. A rendere più emozionante l’impresa un tabellone delle mappe e un mazzo di carte misteriose. Tutte le illustrazioni sono spesso ambigue, prestandosi a diverse interpretazioni. In questo modo sarà più divertente dare libero sfogo alla fantasia.

Non ci sono grandi regole da seguire, se non quella di liberare la mente in luoghi e tempi fantastici, tirando fuori storie semplici, ma singolari. I bimbi hanno risorse incredibili, sanno come rendere affascinante un banale oggetto d’uso comune. Pochi gli indizi a disposizione, un fungo, un missile o un banale filo spinato. La vera arte è tirarne fuori qualcosa di coinvolgente per chi ascolta.

La storia può essere scritta, disegnata o semplicemente raccontata. Lo scopo non è solo stimolare la loro immaginazione, ma aiutarli ad elaborare frasi di senso compiuto e coordinate fra loro. Il tutto giocando e divertendosi.

Rimanendo in tema di storie, passiamo ad un evergreen della letteratura per bambini e ragazzi, Gianni Rodari. Tra i suoi titoli, “Tante storie per giocare”, è quello che meglio si presta ad un’esperienza di lettura cooperativa.

Un libro dai racconti bizzarri, a volte fiabeschi, a volte surreali. Uno strano giovanotto riesce a far sparire con il suo zufolo le automobili da una città, un moderno Pinocchio, con le bugie, mette in commercio il legno del suo naso e così via… Una raccolta di venti storie dal finale aperto. Il bimbo/lettore è invitato a scegliere fra tre diversi finali o addirittura inventarne uno ex novo.

Quella che potrebbe essere una semplice lettura, diventa un’esperienza di coinvolgimento e condivisione.

Chissà che questa vacanza “forzata” non diventi un momento di riflessione. Una parentesi in cui riscoprire il valore del tempo trascorso con in propri figli. “Un tempo” lontano dai frenetici ritmi quotidiani. Libero da orari e scadenze.

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