Corea Nord a Usa: “Se volete dormire tranquilli” (Video)

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Minacce dalla Corea del Nord a Usa. La dichiarazione della sorella del leader del regime, Kim Yo Jong, è la reazione alle esercitazioni militari tra Stati Uniti e Corea del Sud non gradite da Pyongyang. Comunque, si tratta del primo riconoscimento nordcoreano al nuovo presidente Joe Biden dopo mesi di silenzio. Ecco cos’è stato detto.

Corea Nord a Usa: qual è il messaggio?

Corea del Nord a Usa: “possiamo farvi perdere il sonno”. Una minaccia (mica tanto) velata rivolta a Biden da Kim Yo Jong. La sorella minore del leader nordcoreano ha redarguito Washington proprio quando i nuovi segretari di Stato e alla Difesa Usa inaugurano la loro visita di quattro giorni a Tokyo e Seul. La tensione sarebbe sfociata a seguito di una serie di esercitazioni congiunte tra Usa e Corea de Sud iniziate la settimana scorsa. Almeno, questo quanto riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap dalla sede nella capitale nordcoreana. Secondo Kcna, Kim Yo Jong ritiene che la nuova amministrazione democratica stia cercando di “diffondere l’odore della polvere da sparo al di là dell’oceano“. Poi, la supplente dell’ufficio politico di Pyongyang ha proseguito: “Se volete dormire sonni tranquilli nei prossimi quattro anni evitate fin da subito cose che potrebbero farvi perdere il sonno“.

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Le esercitazioni

Le esercitazioni militari annuali tra Stati Uniti e Corea del Sud erano iniziate lunedì scorso sotto forma di addestramento simulato al computer. Quindi la Corea del Nord ne avrebbe chiesto la sospensione immediata, prima della scadenza del 18 marzo. Da tempo la Corea del Nord osteggia la cooperazione tra Seoul e Washington. E invita le autorità sudcoreane a un “approccio saggio e flessibile”. Ad oggi, l’intesa con gli Stati Uniti sarebbe (a detta di Pyongyang) il principale ostacolo a una normalizzazione tra i due paesi della penisola coreana. Oltre che ai rapporti tra Corea del Nord e Usa, la cui politica viene considerata “ostile”. Intanto, Seoul e Washington proseguono le consuete esercitazioni militari annuali che tengono durante la primavera e l’estate. Nonché esercitazioni minori nel corso dell’anno. Ma per la CNN ciò si traduce nel fatto che la Corea del Nord si stia preparando a nuovi test missilistici.

La dichiarazione

La dichiarazione è coincisa con l’arrivo dei funzionari statunitensi a Seul. Secondo il quotidiano Rodong Sinmun, Kim Yo Jong avrebbe anche aggiunto: “Il governo sudcoreano ha scelto ancora una volta la ‘Marcia della Guerra’, la ‘Marcia della Crisi‘”. Quindi, ha spiegato che “Sarà difficile” che la penisola coreana possa sperare alle “pacifiche giornate primaverili di tre anni fa“. E ancora. “Giochi di guerra e ostilità non possono mai andar d’accordo con dialogo e cooperazione“. Inoltre, la “sorellina” del dittatore ha minacciato di annullare l’accordo per allentare la tensione fra le due Coree che era stato firmato nel settembre 2018. Come di sciogliere una delle organizzazioni che si occupa di affari transfrontalieri. Come riferisce Reuters, infine, Kim Yo Jong avrebbe avvertito che qualora Seoul dovesse “ricorrere ad atti maggiormente provocatori, potremmo prendere delle misure speciali per annullare in maniera risoluta l’accordo militare tra Nord e Sud“.

Corea Nord a Usa: “no answer”

Insomma, una dichiarazione poco ospitale e affatto distensiva. Soprattutto dopo mesi in cui il fratello, Kim Jong Un, ha respinto ogni tentativo dell’amministrazione Biden a instaurare un dialogo. Come ha rivelato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nei mesi scorsi la squadra Biden aveva cercato un contatto con Pyongyang ma senza riscontro. Anche il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price aveva ammesso di aver provato “diversi canali” per “ridurre il rischio di escalation“. Mentre Psaki ha spiegato: “Abbiamo collaborato e continueremo a collaborare con altri alleati di Giappone e Corea del Sud per esplorare nuovi approcci“. “Abbiamo ascoltato attentamente le loro idee, anche attraverso consultazioni trilaterali“. E ancora. “La diplomazia è sempre il nostro obiettivo“. Eppure, la Corea del Nord non sembra disposta a indietreggiare dalle sue posizioni.


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La risolutezza nordcoreana

Ad ogni modo, i corrispondenti delle principali agenzie statunitensi non si sono lasciati impressionare dalla dichiarazione. Stando a quanto riferiscono, anzi, si tratterebbe della consueta modalità di risposta di Pyongyang ad attività statunitensi nella regione. Alle volte sotto forma di test missilistici. Mentre altre attraverso i cosiddetti “giochi di guerra”, dichiarazioni minacciose che non sfociano in una minaccia reale. Come in questo caso. Se non altro, il messaggio sembra chiaro. Far sapere a Washington (e a Seul) che Pyongyang è vigile e attento. Ma nulla di più. Infatti, che siano “minacce a vuoto” lo conferma il fatto che Kim Yo Jong non abbia specificato le possibili conseguenze nel caso di “superamento del limite” da parte degli Usa.

Corea Nord a Usa: c’entra il nucleare?

Dunque, il senso del messaggio sarebbe: Washington, sei stato avvertito. Tuttavia, le ambizioni nucleari della Corea del Nord dovrebbero essere in cima all’agenda del Segretario di Stato americano Anthony Blinken e del Segretario alla Difesa Lloyd Austin. Entrambi in visita a Corea del Sud e Giappone. In particolare dopo i tentativi vani del presidente repubblicano Donald Trump, che in passato aveva provato a convincere i vertici di Pyongyang alla denuclearizzazione del paese. Ma le trattative si erano interrotte dopo il fallimento del vertice di Hanoi nel 2019. Quando il presidente repubblicano aveva confermato le sanzioni economiche al paese asiatico e abbandonato i negoziati. Nel frattempo, Joe Biden avrebbe già annunciato una revisione della politica sulla Corea del Nord che dovrebbe svelare entro il prossimo mese. Mentre l’intelligence Usa sta seriamente considerando l’ipotesi che Pyongyang stia preparando nuovi test missilistici.

I timori Usa

Se così fosse si tratterebbe del primo lancio da quando si è insediato il presidente democratico, ha notato la CNN. A lanciare l’allarme, peraltro subito raccolto dall’emittente statunitense, era stato il generale dell’Air Force, Glen VanHerck. Per il capo del comando settentrionale dell’esercito, Pyongyang potrebbe cominciare il test di una versione migliorata dei propri missili balistici intercontinentali “in un futuro prossimo”. E che sarebbero “considerevolmente più grandi e presumibilmente più potenti”. A sostegno della sua tesi, VanHerck ha ricordato come Kim Jong Un abbia abbandonato più di un anno fa la moratoria unilaterale sui test nucleari del 2018.


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