venerdì, Aprile 19, 2024

Coppa Italia – All’Olimpico Fiorentina battuta 3-1, inutile il gol di Vargas

Il Napoli vince la Coppa Italia. All’Olimpico la squadra di Benitez batte 3-1 la Fiorentina e conquista il titolo nazionale per la quinta volta. Gara spettacolare, nonostante i 45′ di ritardo per gli scontri prima del match. Avvio super degli azzurri, che vanno subito in vantaggio con una doppietta di Insigne (11′ e 17′). Poi Vargas dimezza il punteggio al 28′, ma Mertens chiude il match al 92′. Espulso Inler, Rossi torna in campo.

LA PARTITA

La finale di Coppa Italia comincia nel peggiore dei modi. Due ore prima del match, vicino allo stadio va in scena una guerriglia con le forze dell’ordine: scontri, tafferugli, lancio di petardi e colpi di pistola (poi attribuiti a fatti estranei all’evento sportivo). Lo spot peggiore del calcio in una serata di festa. E all’Olimpico l’ultimo atto della Tim Cup sembra solo il contorno dell’ennesima dimostrazione del potere degli ultrà, capaci di tenere in scacco 65mila persone, di ottenere un confronto con giocatori e autorità, di ritardare il match e anche di fischiare l’inno. Uno spettacolo francamente disarmante.

A fine partita il verdetto del campo dice Napoli, ma il quinto titolo azzurro in Coppa Italia ha un sapore amaro. Non tanto per quello visto sul terreno di gioco, quanto per l’atmosfera e la tensione lasciata dal pre-partita. Benitez vince la sfida con Montella e aggiunge un altro trofeo alla sua ricca bacheca di titoli. Un colpo da maestro per lo spagnolo, agevolato da una rosa certamente superiore e dalla serata di grazia di Insigne. Golia batte Davide questa volta. Troppo pesanti le assenze per il tecnico viola, che punta tutto sul centrocampo, ma deve rinunciare a Cuadrado e, senza Gomez e con Rossi a mezzo servizio, è costretto a fare i conti con l’ennesima emergenza in attacco della stagione. Prestazione cinica e di maturità invece per il Napoli, che alza subito la voce e poi difende il risultato con ordine e personalità, respingendo l’assalto della Fiorentina nella ripresa. Un’ottima iniezione di fiducia per il futuro, che conferma la bontà del progetto di Benitez.

Partita subito vibrante. Il primo guizzo è di Insigne, che al 5′ impegna Neto con un tiro da fuori. Poi la Fiorentina si salva sulla linea dopo un colpo di testa ravvicinato di Higuain. Brividi lungo la schiena per Montella. I toscani provano a metterla sul palleggio, ma il tiqui-taca viola non dà profondità alla manovra. La Fiorentina giochicchia e il Napoli affonda. Al 12′ Hamsik recupera palla, accelera e pesca Insigne, che porta in vantaggio i partenopei con un perfetto destro a giro. Musica per le orecchie di Benitez ( e anche di Prandelli). L’avvio azzurro è travolgente e la banda di De Laurentiis quando gioca in velocità fa paura. E così al 17′ il Napoli passa ancora. Insigne raddoppia il bottino dopo una ripartenza di Higuain sulla destra. Un uno-due devastante per la Viola, che incassa due schiaffi in meno di venti minuti, ma riesce a rimanere aggrappata al match grazie a una rete di Vargas, bravo a sfruttare un assist delizioso di Ilicic al 28′. Un gol che spezza il ritmo e cambia gli equilibri. I gigliati manovrano e sfruttano la superiorità numerica in mezzo al campo per impostare il gioco con Borja Valero nei panni del falso nove e Ilicic che svaria su tutto il fronte offensivo muovendosi sul filo del fuorigioco. I partenopei invece viaggiano a corrente alternata e si affidano alle giocate dei singoli. Aquilani segna al 45′, ma è in posizione irregolare e la prima frazione si chiude sul vantaggio degli uomini di Benitez.

Nella ripresa è sempre la Fiorentina che fa il match e il Napoli arretra il baricentro. I partenopei provano a gestire il risultato, ma Benitez non si fida e cambia le carte in tavola. Fuori Hamsik e Higuain, dentro Mertens e Pandev. Più gambe, estro e velocità in avanti. Il capitano non gradisce ed esce a testa bassa, ma gli azzurri riacquistano vivacità. Montella invece gioca l’asso nella manica e getta Rossi nella mischia. Pepito torna in campo dopo cinque mesi di stop, ma non è un talismano ed è il Napoli ad essere ancora pericoloso. Neto salva su Pandev al 73′, poi Inler si fa espellere (doppia ammonizione) e lancia l’assalto viola. Entra anche Matri e Ilicic all’83’ sbaglia di un soffio davanti a Reina. Anche in 10 contro 11 il fortino azzurro però regge e Mertens chiude i conti nel recupero siglando il 3-1 finale. Al triplice fischio il Napoli alza la Coppa Italia al cielo, ma la festa è a metà.

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