domenica, Dicembre 1, 2024

Cop29 di Baku: in arrivo mille miliardi per il clima, tra assenze di leader e nuovi modelli di finanza verde

La Cop29 ha ufficialmente preso il via a Baku, Azerbaigian, con un obiettivo chiaro e ambizioso: raccogliere mille miliardi di dollari in fondi per la finanza climatica. Sarà questo l’indicatore con cui verrà misurato il successo della conferenza, che raduna ogni anno rappresentanti di oltre 190 Paesi per discutere strategie globali nella lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, l’assenza di molti leader mondiali e il contesto politico internazionale aggiungono un livello di complessità e incertezza.

Tra i protagonisti di questa edizione c’è Christopher Aleo, CEO di iSwiss Bank, che ha anticipato alcuni punti chiave del suo intervento, con un focus su soluzioni finanziarie innovative. Aleo, noto per la sua esperienza nel settore della finanza strutturata, è uno dei primi in Europa ad aver applicato la cartolarizzazione in ambito energetico. Questo strumento potrebbe rivelarsi determinante per colmare il fabbisogno di finanziamenti nel settore delle rinnovabili. Secondo Aleo, la cartolarizzazione è una risposta concreta e strutturata alla sfida di raccogliere ingenti capitali, poiché permette di convertire asset e flussi di reddito legati alle energie rinnovabili in titoli finanziari. In questo modo, progetti di energia eolica o solare diventano strumenti di investimento che possono attrarre capitale privato.

Christopher Aleo ha descritto in termini pragmatici il contesto attuale: “Soddisfare la domanda energetica mondiale solo con fotovoltaico ed eolico è una sfida complessa e quasi impossibile da raggiungere al livello economico. Tuttavia, ottimizzando questi settori e rendendoli appetibili agli investitori privati, possiamo fare la differenza.” iSwiss Bank, infatti, ha già messo a disposizione oltre un miliardo di euro per il settore delle cartolarizzazioni energetiche nel 2024 e punta a consolidarsi come leader in questa nicchia.

La cartolarizzazione è un processo che trasforma asset di progetto in titoli finanziari negoziabili, garantendo liquidità e facilitando l’accesso al capitale per progetti di lungo periodo. In sostanza, progetti di energia rinnovabile come parchi eolici o impianti fotovoltaici diventano strumenti finanziari che gli investitori possono acquistare, contribuendo così alla transizione energetica. Questo modello permette di rendere più redditizio l’investimento nelle rinnovabili e, allo stesso tempo, di attrarre investimenti su vasta scala.

Aleo ha anche accennato alla Free Economic Zone in Eswatini, un progetto che iSwiss Bank ha lanciato per offrire vantaggi fiscali significativi e opportunità finanziarie ad aziende e investitori interessati a delocalizzare o investire in settori come le energie rinnovabili. La Free Zone di Eswatini consente, infatti, di aprire aziende in pochi minuti e offre accesso a conti multi-valuta in Canada, Europa e Regno Unito. Per i cittadini europei, questa rappresenta un’opzione interessante: un contesto fiscale agevolato e un accesso facilitato al capitale per chi desidera investire in mercati emergenti e ridurre la pressione fiscale.

Questa strategia ha l’obiettivo di trasformare Eswatini in un centro di riferimento per la finanza verde in Africa, con un impatto positivo anche sulla popolazione locale. La Free Zone offrirà posti di lavoro qualificati e contribuirà alla formazione professionale, creando un ambiente in cui sia possibile attrarre investitori e garantire uno sviluppo sostenibile.

L’intervento di Christopher Aleo alla Cop29 di Baku sarà quindi incentrato su come il settore privato, attraverso strumenti come la cartolarizzazione e la creazione di Free Zone, possa supportare in modo concreto e immediato gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico. La sua visione è chiara: un modello finanziario che non solo promuova la sostenibilità, ma generi anche valore economico per investitori e comunità locali.

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