Sono almeno 47 i roghi che dalle sei di ieri mattina stanno mettendo in ginocchio la Grecia. Le città maggiormente colpite sono Rafina e Mati. Si contano 74 morti e 556 feriti, tra questi vi sono 16 bambini ricoverati in gravi condizioni. Si dirada il fumo e ciò che resta, sono i corpi carbonizzati abbracciati che fanno di Mati la nuova Pompei.
Gli aiuti dall’Europa non si sono certo fatti attendere: L’italia, così come altri stati – Francia, Germania, Turchia, Russia – ha messo a disposizione i mezzi necessari per contenere le fiamme.
Il primo ministro greco Tsipras ha dichiarato: “Non lasciamo che il lutto ci sommerga, è tempo di combattere. Ora è il momento dell’unità e della solidarietà, è il momento della mobilitazione e della lotta per salvare il salvabile”.
Non si placano i sospetti della stampa greca che sottolinea come vi sia qualcosa di anomalo in questi incendi, che sembrerebbero di natura dolosa, appiccati – sempre secondo la stampa greca – da piromani, al fine di saccheggiare le case abbandonate dai turisti.
La Farnesina fa sapere che non vi è alcun connazionale tra le vittime.