martedì, Aprile 16, 2024

Contasecondi ai semafori: cambiano le regole

I contasecondi dei semafori sono stati introdotti nel nostro ordinamento nel 2010, ma questo è accaduto solamente dopo anni di installazioni abusive. Oggi, le regole che li disciplinano sono cambiate.

Come cambiano le regole dei contasecondi?

I contasecondi sono, naturalmente, i display che ci aiutano a comprendere il tempo residuo per l’accensione delle luci dei semafori. Nonostante l’entrata in ordinamento nel 2010, come dicevamo poco sopra, il Ministero delle Infrastrutture li legalizza e disciplina soltanto nel 2017. Oggi quel provvedimento è abolito dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini. Vediamo cosa cambia.


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Tutti i cambiamenti

I cambiamenti sono maturati dopo una lunga sperimentazione, e successiva pubblica consultazione a livello europeo: questo ha portato ad un decreto che ridefinisce le caratteristiche dei contasecondi, stabilendo volta per volta anche le modalità di installazione. Definisce quindi i casi specifici in cui sia necessaria l’applicazione del countdown, e quando invece la decisione è rimessa al singolo ente pubblico proprietario, in base all’utilità o meno in un dato luogo.

Solo sul giallo e sul rosso

Già la scorsa primavera c’erano state indiscrezioni sulle nuove regole, ma il testo del provvedimento non è ancora stato reso pubblico. Si pensa però che il display dovrebbe essere obbligatorio per i semafori veicolari, ma soltanto per la luce rossa e per quella gialla: mai per quella verde.

Contasecondi rosso su sensi unici alternati

Fermiamoci sui semafori veicolari, appunto. Il contasecondi qui dovrà essere installato unicamente su strade regolate, anche in via temporanea, da senso unico alternato, in caso la fase di rosso sia superiore ai 120 secondi, ma anche se il verde è subordinato all’arrivo di un altro veicolo e il rosso residuo è superiore ai 90 secondi. Sui semafori veicolari nelle intersezioni senza attraversamenti pedonali, ciclabili o pedonali, invece, il contasecondi rimane possibile, se il verde è attivato dall’arrivo di altri veicoli.

Contasecondi giallo in caso di telecamera

Continuando a parlare di semafori veicolari, il contasecondi giallo sarà posizionato nelle intersezioni in ambito urbano, dove si trovano sistemi di rilevamento del passaggio con semaforo rosso e la durata del giallo inferiore ai 5 secondi. Sarà facoltativo invece se il semaforo in questione serve per un’unica inversione di marcia, e soltanto in tre casi specifici. Le intersezioni urbane con flussi significativi e velocità dei veicoli elevata, che possa richiedere un giallo di 5 secondi o meno; le intersezioni urbane con più di due corsie, con flussi significativi che richiedano un giallo di 5 secondi o più; e le intersezioni urbane con sistemi di rilevamento delle infrazioni con semaforo rosso.

Tempi di adeguamento

Come forse è ovvio pensare, non sarà semplice adeguare alla normativa i contasecondi già esistenti. Il Ministero delle Infrastrutture ha spiegato comunque che questi ultimi dovranno necessariamente rientrare nei nuovi parametri “nel termine di due anni dall’approvazione del Programma triennale dei lavori pubblici o del Programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi, redatti ai sensi del Codice dei contratti pubblici”. Ma ha aggiunto una cosa. “Per dare alle amministrazioni comunali un tempo adeguato per l’attuazione delle disposizioni, i Programmi devono essere redatti o aggiornati tenendo conto del Decreto del Ministro e approvati entro due anni dalla sua entrata in vigore”.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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