È iniziato il tanto atteso Consiglio NATO-Russia. Al centro del vertice la crisi al confine russo-ucraino. Mosca ha presentato una serie di richieste di sicurezza, sottolineando che non si tratta di “nessun ultimatum”. Ha poi puntato il dito contro l’aggressione della NATO nei confronti della Russia. Dal canto suo, la NATO ha sottolineato che i colloqui si svolgono a causa dell’aggressione russa, non il contrario.
Consiglio NATO-Russia: cos’è successo?
Al via, al quartier generale della NATO a Bruxelles, il Consiglio NATO-Russia, convocato per cercare una soluzione per risolvere la crisi al confine russo-ucraino. Il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ricevuto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko. Mosca ha presentato le sue richieste di garanzie di sicurezza in Europa ai 30 alleati della NATO, ma ha sottolineato che non si tratta di ultimatum. “Non stiamo negoziando da una posizione di forza; non c’è, e non ci può essere, nessun posto per ultimatum qui”, ha detto a Mosca mentre i colloqui stavano iniziando a Bruxelles. Ma ha detto che la sicurezza paneuropea è a un punto critico e che l’Occidente deve rispondere alle preoccupazioni della Russia sull’espansione della NATO nei paesi ex comunisti.
Le dichiarazioni della NATO
Dal canto suo, la NATO ha sottolineato che i colloqui si svolgono a causa dell’aggressione russa, non il contrario. “Intendiamoci: le azioni russe hanno accelerato questa crisi. Ci impegniamo a usare la diplomazia per ridurre l’escalation della situazione“, ha detto ai giornalisti l’inviata degli Stati Uniti alla NATO Julianne Smith. Stoltenberg ha affermato: “La riunione odierna è un’occasione opportuna di dialogo in un momento critico per la sicurezza europea. Quando la tensione è alta, è ancora più importante sederci attorno allo stesso tavolo e affrontare le nostre preoccupazioni”.
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