venerdì, Marzo 29, 2024

Conferenza sul futuro dell’Europa: cos’è e come funziona

L’Europa decide di aprire le porte a chiunque voglia esprimere un’opinione o accendere un dibattito intorno al futuro dell’ Unione. La Conferenza sul futuro dell’Europa si pone l’obiettivo di ascoltare le opinioni di chiunque voglia contribuire alla costruzione e al consolidamento dell’unità europea.

Cos’è la Conferenza sul futuro dell’Europa

Dopo un decennio iniziato con la crisi del debito e finito con la pandemia e la Brexit, le istituzioni europee hanno deciso di dar voce a chiunque voglia esprimere un parere sulla costruzione di un’identità europea più chiara e lungimirante. Possono partecipare i cittadini europei di qualsiasi contesto sociale. Ognuno con la propria storia personale, può “plasmare il futuro del progetto europeo”, si legge nel regolamento interno della Conferenza. Si tratta quindi di un’istituzione che parte dal basso, che pone il cittadino al centro delle decisioni dell’organismo

Gli argomenti su cui verte la Conferenza sul futuro dell’Europa

i temi principali su cui si basa la Conferenza sul futuro dell’Europa sono: la costruzione di un continente sano, la sfida sui cambiamenti climatici, la rivoluzione digitale, la solidarietà intergenerazionale (tema che in Italia è stato spesso messo in secondo piano dai nostri politici), il ruolo dell’Ue nel mondo e il suo rafforzamento in nome di un’identità comune e come rafforzare i processi democratici che governano l’Unione . La piattaforma digitale multilingue è il canale preferenziale in cui far convergere i contributi e dar vita ad uno scambio proficuo di idee

Panel europei di cittadini

La Conferenza prevede la creazione di panel europei di cittadini. Essi sono in grado di garantire un’equità tale che per ogni panel vi sia almeno un cittadino di sesso maschile e uno di sesso femminile. I cittadini, così come prevede lo statuto, “sono scelti in modo casuale e sono rappresentativi della diversità sociologica dell’UE, in termini di origine geografica, genere, età, contesto socioeconomico e/o livello di istruzione dei partecipanti”. Un terzo di ciascun panel di cittadini è composto da persone di età inferiore a 25 anni. Un aspetto molto interessante è la presenza di sessioni plenarie nelle quali oltre ad essere presenti le istituzioni europee, partecipano attivamente anche i cittadini. I temi che si discutono sono proprio quelli proposti dai partecipanti alla piattaforma.

“La tua parola conta”

Il 9 dicembre 2021, proprio per promuovere la piattaforma multilingue della Conferenza, è stata lanciata la campagna di comunicazione denominata “La tua parola conta”. Promossa dal Dipartimento per le Politiche Europee. Essa ha l’obiettivo di coinvolgere in particolar modo i giovani, il mondo della scuola e dell’ università. Lo spot mostra nella parte finale una call to action con l’obiettivo di andare a scoprire il sito web dell’iniziativa.

Le conclusioni nella prossima primavera

Durerà proprio sino alla primavera 2022 la Conferenza, al fine di fornire orientamenti sul futuro dell’Europa. I lavori avrebbero dovuto essere ultimati il 9 maggio 2020, ma la pandemia ne ha rallentato la conclusione

Gli insegnamenti per la costruzione degli Stati Uniti d’Europa

L’evento ha l’obiettivo di creare quel senso di identità europea che tuttora si fa fatica a rintracciare. Siamo ben lontani dagli ideali di costruzione di quella meta ultima che secondo Salvemini era la federazione di tutti i popoli della terra. Sicuramente però dobbiamo incamminarci verso la costruzione di quell’identità europea che garantisce la pace e la libertà tra i popoli. Solo coinvolgendo i singoli cittadini è possibile unire le diversità, che sono la fonte di ricchezza imprescindibile per comprendere e affrontare le sfide della contemporaneità. Le istituzioni devono essere sempre più vicine al cittadino e la Conferenza apre lo spazio verso una “nuova” mentalità. Quest’ultima però ha le sue radici nel concetto di “democrazia partecipativa” così radicato nell’antichità. Anche in questo caso, per guardare avanti bisogna guardare indietro nel tempo.

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